Piero Grasso a L'Aquila: "Per combattere la mafia non basta mettere in carcere i criminali"

05 Aprile 2011   16:03  

"Mettendo in carcere i criminali non risolviamo il problema secolare della mafia. Solo quando riusciremo a tranciare le relazioni esterne tra la mafia e una parte della societa' che ha deciso di avvicinarsi ai privilegi e al sistema dei favori, incominceremo a contrastare con efficacia la criminalita' organizzata ma per fare cio' occorre che le istituzioni seguano parallelamente il lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine". Lo ha detto oggi all'Aquila il procuratore capo della Direzione nazionale antimafia (Dna) Pietro Grasso intervenendo ad un convengo sulla legalita', organizzato da alcuni istituti superiori della citta'. "Le istituzioni - ha aggiunto - devono evitare di entrare nel sistema mafioso dei privilegi e dei favori. La mafia funge da intermediario tra chi ha bisogno e chi ha il potere di concedere qualcosa".

"La Costituzione ce la vogliono cambiare, stiamo attenti a questo". Lo ha detto oggi il procuratore capo della Direzione nazionale antimafia, Pietro Grasso, nel corso di una tavola rotonda sulla legalita' organizzata da alcuni istituti superiori dell'Aquila presso la Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila). "Don Ciotti - ha detto Grasso - dice che la mafia si puo' combattere con la Costituzione "


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