Pio Rapagnà: "Salviamo la riserva del Borsacchio"

24 Aprile 2012   10:37  

Pio Rapagnà, ex parlamentare abruzzese, scrive una lettera agli attuali consiglieri regionali per sensibilizzare sulla questione della Riserva del Borsacchio.

Di seguito pubblichiamo la lettera per intero.

Cari Consiglieri,

come Cittadino rosetano ed ex Parlamentare abruzzese a tutti gli effetti, con lo sciopero della fame per la salvezza della Riserva Naturale Regionale Guidata del Borascchio, ho fatto il mio dovere, per quanto mi è stato possibile, per sensibilizzarvi.

Adesso la parola passa a Voi nella vostra funzione di rappresentanti del popolo, eletti anche dai noi Cittadini di Roseto degli Abruzzi: Vi chiediamo di non “riperimetrare” e di non “stravolgere” l'assetto originario e la natura sostanziale della Riserva che il Consiglio Regionale, di cui oggi fate parte “pro-tempore”, ha per quattro volte consecutive, rispettivamente, istituita, estesa, confermata, salvaguardata e ribadita nei suoi attuali confini.

Ciò che è stato fatto negli anni 2005-2007 è stato fatto “unitariamente” dagli allora Vostri predecessori Consiglieri regionali: volontà che alcuni Consiglieri Vi chiedono oggi di “sconfessare e abiurare”, senza motivarne le ragioni di “interesse pubblico” che giustifichino la loro iniziativa.

Per oggi 24 aprile, un centinaio di Cittadini di Roseto, in concomitanza con la seduta del Consiglio Regionale, ha accolto l'invito del Comitato Città per Vivere-Mia Casa d'Abruzzo di mettere in atto un “digiuno simbolico” in rafforzamento del mio “sciopero della fame” che ho iniziato dieci giorni fa: ciò facciamo “pacificamente e liberamente”!

Vogliamo sostenere e incoraggiare quei Consiglieri che intendono rifiutare e respingere le proposte “ingiustificate e ingiustificabili” dei Consiglieri Rabuffo, Ruffini e Venturoni, e per chiedere a tutti Voi di salvare e salvaguardare la Riserva “intervenendo decisamente”, a nome e per conto dei Cittadini più sensibili di Roseto, di Giulianova e dell'Abruzzo.

Invece di “toccare” una Legge vigente, Vi chiediamo di “impegnare” i Comuni di Roseto e Giulianova, la Provincia di Teramo e la Giunta Regionale, a provvedere prima di tutto alla sua “effettiva” attivazione, visto che sono trascorsi ormai 7 anni senza che essi stessi abbiano provveduto alla applicazione ed esecuzione di quanto previsto dalla legge istitutiva della Riserva.

Dobbiamo fare tutti la nostra parte e dare un piccolo contributo alla salvezza dell'unico angolo di paradiso naturalistico rimasto a Roseto e lungo la marina adriatica che abbiamo ricevuto in eredità dalla natura stessa e dai nostri antenati, che rischia di essere cancellato e snaturato in via definitiva, ma che noi abbiamo l'onore e l'onere di lasciare ai nostri figli e alle future generazioni.

A titolo personale e per l'amicizia “disinteressata” che mi lega ad alcuni di Voi a seguito dell'impegno costante portato avanti dal 6 aprile 2009 per la ricostruzione dell'Aquila, Vi trascrivo un piccolo “gioiello” letterario della Prof.ssa Giovanna Forti tratto dal suo libro “Colline incantate”, che ci richiama l'oasi della Riserva e della marina di Roseto:

 

“Qui regnano spazi aperti e verdi praterie.

Puoi sciogliere al galoppo i tuoi pensieri

e lasciarti rapire dai sogni ancora una volta.

Domani altri giorni avrai luminosi.

Ma nel momento dell'addio lo sguardo hai,

amico mio, proteso verso lidi lontani.

Il sole negli occhi.” 

 

Un cordiale e affettuoso saluto a tutti Voi, e un augurio di buon lavoro.


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