Pisegna sullo zooprofilattico: "nessuno vuole sminuirlo"

20 Maggio 2008   11:35  
"Intervenendo nuovamente sulla vicenda dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo, alla luce di quanto apparso sulla stampa in questi giorni, intendo precisare che nessuna azione regionale vuole sminuire o delegittimare il ruolo di tale Istituto, che ha sempre svolto e continua a svolgere funzioni di rilievo sul territorio regionale, nazionale e internazionale". E' quanto afferma, in una nota, il vice presidente del Consiglio regionale Nicola Pisegna Orlando. "L'obiettivo della Regione Abruzzo e' invece - spiega il vice presidente - quello di migliorarne l'organizzazione, di potenziare e rimotivare l'organico e valorizzare l'Ente nei rapporti con gli altri Istituti Zooprofilattici, rispetto ai quali vive ormai da tempo una situazione di isolamento. La Regione Abruzzo non intende assolutamente togliere ruolo e funzioni alla citta' di Teramo, ma al contrario, tramite la valorizzazione dell'Istituto, vuole rafforzare l'immagine e le potenzialita' di una citta' punto di snodo della comunita' tecnico-scientifica regionale. Relativamente poi alla posizione degli esponenti regionali del Pdl, faccio notare che, dopo l'Accordo di Programma del 9 luglio 2003 - prosegue Pisegna - essi avrebbero gia' avuto l'opportunita' di creare il Polo di eccellenza nazionale, con un governo di centro destra in carica fino al 2006. Perche' non l'hanno fatto? E anche adesso, se il nuovo governo volesse procedere in tal senso, potrebbe farlo, nel rispetto delle competenze previste dal Titolo V della Costituzione, semplicemente sostituendo l'attuale normativa (Decreto Legislativo 270/1993) - che regola ruoli, funzioni, competenze, organizzazione e finanziamenti di tutti gli Istituti nazionali - con altre norme aventi valore di legge (e non con un Accordo di Programma!) nelle quali si definisca cosa si intende per Centro di eccellenza e come lo si finanzia. Se poi l'obiettivo e' estromettere la Regione dal compito di indicare il presidente e il direttore dell'Istituto, faccio notare che per quest'ultimo - all'articolo 3, comma 3, del Decreto Legislativo - e' gia' previsto l'intervento sostitutivo del Ministro qualora le due Regioni non riuscissero a concertare l'indicazione. Non si comprende inoltre perche', secondo quanto previsto dall'Accordo di Programma, che dovrebbe riguardare un Istituto di livello nazionale, la Regione Abruzzo e il Molise conserverebbero comunque il potere di nominare quattro membri del Consiglio di Amministrazione". Secondo il vice presidente del Consiglio regionale "cio' genererebbe il paradosso per cui l'Istituto dovrebbe riguardare tutte le regioni, ma solo l'Abruzzo e il Molise avrebbero la prerogativa di indicare i membri del Consiglio di Amministrazione. Alla luce di queste considerazioni e della scarsa chiarezza con cui si affronta il problema - conclude Pisegna - bene ha fatto il presidente Del Turco a non apporre la sua firma sull'Accordo di Programma e bene farebbe il Consiglio regionale ad approvare la legge di riordino dell'Istituto, che sara' esaminata dalla Quinta Commissione nei prossimi giorni".

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