Polemica sul progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele a Pescara

22 Gennaio 2013   09:05  

“Dichiararsi oggi contrari al progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, senza alcun approfondimento preventivo delle carte, senza neanche cercare di capirne la filosofia, significa iscriversi al ‘partito del non-fare’ al quale la maggioranza di governo di centro-destra non sente di appartenere. Il progetto si realizzerà, dopo la sua illustrazione alla città e alle categorie produttive del territorio che, dopo l’esperienza maturata sull’asse via Firenze-via Cesare Battisti, hanno dimostrato un’ampia apertura di credito nei confronti di un’amministrazione che alle parole ha sempre dato seguito con i fatti”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi che quest’oggi ha bocciato in Commissione Grandi Infrastrutture il documento proposto e approvato dalle opposizioni e da un consigliere del Pdl, Salvatore Di Pino, e da uno dell’Udc, Licio Di Biase contro la riqualificazione di corso Vittorio Emanuele.

“Quella assunta in Commissione dal centro-sinistra e da due consiglieri di maggioranza – ha sottolineato il consigliere Foschi – è una forma di opposizione ‘a prescindere’ dalla bontà o meno della proposta, dalla sua fattibilità e dalle esigenze reali del territorio. Un’opposizione al progetto nata senza neanche conoscerne le caratteristiche, i dettagli, senza neanche essersi presi la briga di studiare almeno le carte, a riprova della scarsa fondatezza delle osservazioni mosse contro il programma di intervento e della loro strumentalità. In Commissione è stato presentato un documento nel quale ‘la maggioranza dei componenti si dice contraria a procedere alla chiusura al traffico veicolare privato di corso Vittorio Emanuele in assenza di una previsione certa alternativa di viabilità’.

Il documento è stato approvato dai consiglieri Salvatore Di Pino, del Pdl, Balducci, Di Pietrantonio e Fusilli del Pd, Licio Di Biase dell’Udc e ovviamente Giuseppe Bruno di Fli; hanno votato contro il documento, dunque a favore del progetto, oltre al sottoscritto anche i consiglieri Michele Di Marco e Marco Mambella di Pescara Futura e Massimo Pastore e Vincenzo D’Incecco del Pdl. La realtà è che chi oggi ha votato contro l’intervento, senza preoccuparsi di un suo approfondimento preventivo, si è iscritto in quel ‘partito del non-fare’ che non appartiene alla maggioranza di governo: il progetto redatto dall’amministrazione comunale non parla semplicemente di pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, ma parla della sua riqualificazione, pensando anche al suo rilancio dal punto di vista ambientale, sociale, urbanistico, commerciale e di qualità della vita.

Chi oggi pensa che per far vivere una strada ci debbano per forza transitare duemila auto al minuto, significa che è rimasto a una visione urbanistica della città ferma a vent’anni fa, e significa non aver compreso quale rivoluzione culturale sia stata determinata dalla pedonalizzazione e riqualificazione di strade come via Firenze-via Cesare Battisti o via Roma e via Trento, che oggi sono i nuovi ‘salotti’ di Pescara. Peraltro chi oggi ha votato quel documento non ha neanche letto le carte del Piano regolatore che da sempre prevedono la realizzazione di una viabilità alternativa a corso Vittorio Emanuele”. A favore del progetto di corso Vittorio Emanuele si è dichiarato anche il consigliere Di Marco: “Già nelle scorse sedute della Commissione, il responsabile di servizio Ballone ha illustrato il progetto ricordando che è stata istituita una Conferenza dei servizi per studiare la viabilità alternativa, che dunque è stata ampiamente prevista. E’ evidente che oggi c’è chi gioca con il futuro della città strumentalizzando e boicottando iniziative che invece garantiranno il suo sviluppo”.

 


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