Politiche del Mediterraneo. Srour, necessaria una riflessione interc

07 Giugno 2007   11:06  
È indispensabile una corretta informazione sulla "cultura altra" per superare i pregiudizi e costruire possibilità di convivenza rispettose e pacifiche, ma anche per "scongiurare nuvole gravide di distruzione e scontri nati lontano, che rischiano di trasformarlo da ponte a confine, esattamente come lo scontro di civiltà teorizzato". Questa la riflessione dell´assessore regionale abruzzese alle Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Mimmo Srour (nella foto) anche presidente del gruppo sul dialogo interculturale, interreligioso e i diritti umani della Commissione Intermediterranea. L´assessore dell´Area del Mediterraneo sta perseguendo con forza un sereno dialogo interreligioso, al fine di indebolire la cultura dell’intolleranza che serpeggia incontrollata in vari ambienti e che sovente sfocia in gesti di violenza. Dunque, per Srour "tocca ai popoli di entrambe le sponde, a quelli che portano dentro i valori e la storia millenaria di questo mare, lavorare per scongiurare tale pericolo". Srour ha poi ribadito come la Regione Abruzzo, ma anche le regioni centro-meridionali d´Italia e l´Italia intera siano da tempo "impegnate in questa opera di civiltà, pace, stabilità e sicurezza nell´area Mediterranea, che sono il presupposto di una pace vera e duratura in Europa e nel mondo. Il Mediterraneo - ha proseguito - rappresenta una grande opportunità, per tutti. Per trasformarla in qualcosa di concreto occorre una conoscenza culturale, economica sociale tra la sponda Nord e quella Sud. Una delle più lodevoli iniziative di lavoro per una conoscenza reciproca e delle aspettative dei Paesi dell´Area - ha concluso Srour - è AnsaMed, un vero ponte di conoscenza tra le due sponde di questo mare e un importante strumento per abbattere le reticenze culturali che sono il vero limite allo sviluppo ed alla crescita". Patrizia Santangelo

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