Grido di dolore di Fabio Lauri, segretario aquilano del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, nei confronti del governo e contro i tagli che stanno mettendo in ginocchio le forze dell'ordine
'' Che la ricostruzione della città stenta a vedere risultati è oramai sotto gli occhi del mondo.
Quello che invece sino ad oggi si è cercato di nascondere invece, è lo sconforto e l’avvilimento che i cittadini aquilani mostrano quando sono costretti a ricorrere ai servizi dalla Pubblica Sicurezza in capo alla Questura, ancora gestiti nei containers e nei sottoscala della Carispaq.
Ciò nonostante, l’allarme per la sicurezza del cittadino relativamente al controllo del territorio, alla propria dimora e per le strade, assume oggi a L’Aquila, il livello di allarme forse più elevato della storia.
Gli effetti della manovra del Governo, e i tagli colossali contenuti nell’esercizio finanziario 2010 difatti, piombano, come ampiamente previsto, anche sulla pelle degli aquilani.
Il Ministero dell’Interno, con una nota della Direzione Centrale per i Servizi Tecnico Logistici e Patrimoniale, ha dato “indicazione” alla Questura ed alla Polizia Stradale di interrompere il rifornimento alle autovetture tramite le carte di accredito (fuel card), privilegiando il ricorso ai buoni carburante.
Tradotto: finiti i soldi per rifornire le autovetture, si fa ricorso al “fondo strategico delle risorse” (istituito per le emergenze in quanto tali) per rifornire, non si capisce ancora per quanto, il carburante alle Volanti e le auto della Polizia Stradale.
Per i cittadini dell’Aquila, una città che di colpo a seguito della calamità si è ritrovata un territorio fortemente policentrico, nel quale spesso una sola volante deve percorrere decine di chilometri per raggiungere il luogo ove si segnala l’emergenza (es. dal progetto c.a.s.e. di Arischia all’insediamento dei m.a.p. di San Gregorio), è facilmente intuibile su quale livello SICUREZZA potranno contare da oggi i cittadini.
In attesa del F.U.G. (Fondo Unico Giustizia) e lo scudo fiscale, con i quali il Governo si illude di ripristinare gli standard minimi di sicurezza, per ora ci ritroviamo a raschiare il barile!''
