Polizia municipale, Grippo chiede requisiti più rigidi e maggiore addestramento per l'idoneità

Corsi e test di tiro con la pistola

25 Settembre 2014   09:55  

Nel momento in cui la città, sulla sponte della rapina avvenuta alcuni giorni fa a Monticchio, chiede maggiori garanzie in termini di sicurezza, la polizia municipale dell'Aquila potrebbe presto intraprendere una nuova fase, all'insegna di una maggiore selettività dei propri elementi.

Il comandante Ernesto Grippo intende infatti introdurre requisiti più rigidi per portare la pistola: non più, dunque, la sola visita medica volta ad attestare l'idoneità psicofisica a portare un'arma, ma anche corsi e test per dimostrare di saperla usare. Il tutto con lo scopo di trasmettere e quindi garantire maggiore sicurezza, essendo i vigili parte integrante della task force per contrastare i fenomeni di natura predatoria in città.

Il "nuovo corso" prevede, oltre ad una parte teorica e due prove a tiro libero, anche un test mirato con l'obiettivo minimo di mettere a segno almeno l'80% dei colpi sparati, condizione imprescindibile per essere considerati idonei a portare l'arma. Le prove riguarderanno sia il tiro cosiddeto "operativo" (sul posto) che quello "dinamico", ed in caso di esito positivo il poligono rilascerà una certificazione di idoneità della durata di un anno.

"Solo attuando questo sistema, attualmente già in vigore presso vari altri comandi d'Italia, una persona può davvero essere considerata idonea a maneggiare l'arma" - ha aggiunto Grippo - "e, poiché con le pistole non si scherza, a chi non raggiungerà i parametri minimi previsti dalle prove verranno ritirate".


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