Posti in piedi in paradiso: ce ne sarà ancora qualcuno libero?

La recensione del film

10 Marzo 2012   10:05  

Regia: Carlo Verdone

Cast: Carlo Verdone, Micaela Ramazzotti, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Diane Fleri, Nicoletta Romanoff, Nadir Caselli

Genere: Comico

Durata: 119 min.

Voto: OOO

 

Chi spera di entrare in sala e staccare il cervello per due ore resterà deluso. Se si ride tanto vedendo “Posti in piedi in paradiso”, contemporaneamente si ha sempre la consapevolezza del cinismo con il quale lo si sta facendo.

I protagonisti del nuovo film di Verdone sono tre uomini di mezza età che vivono nell'ombra di ciò che erano: un grande produttore cinematografico (Ulisse Diamanti/Carlo Verdone), un ricco imprenditore (Domenico Segato/Marco Giallini) e un critico cinematografico stimato (Fulvio Brignola/Pierfrancesco Favino) .

Tutti e tre con una famiglia e figli alle spalle, si ritrovano per varie ragioni a perdere tutto e non avere neanche più un tetto sulla testa. La convivenza diventa quindi una scelta obbligata per la sopravvivenza: le incompatibilità caratteriali e le varie vicissitudini alle quali andranno incontro saranno poi fonte di divertimento e svago (momentaneo) per lo spettatore.

Tra i vari incontri inaspettati e divertenti c'è quello di Verdone con la cardiologa Gloria, una spumeggiante e svampita Micaela Ramazzotti, il cui personaggio non si allontana molto da quelli che hanno visto la bella attrice romana come protagonista negli ultimi anni: dalla Anna di “La prima cosa bella “ (Paolo Virzì, 2010), alla Francesca dell'ultimo film di Pupi Avati (Il cuore grande delle ragazze, 2011). Il “déjà vu  cinematografico” investe anche lo stesso Verdone, che sembra non aver abbandonato del tutto i panni di padre Carlo Moscolo (Io, Loro e Lara, 2010) ; tant'è che al suo fianco troviamo di nuovo Marco Giallini, (fratello cocainomane di Carlo nel succitato film) che anche questa volta interpreta un ruolo non ortodosso, passando dalla dipendenza dagli stupefacenti a quella dal sesso.

La nostalgia diventa quindi, sia a livello contenutistico, che metacinematografico la vera protagonista di questo film: i protagonisti vivono in un presente che non ha nulla da offrire, nella speranza di conquistarsi un posto, seppur in piedi, in paradiso.

Nell'attesa che questo futuro arrivi non si può che trovare la forza di andare avanti nell'amore verso i figli, con la speranza che a loro sia destinato qualcosa di migliore e riescano a trovare nel presente il loro paradiso.

 

Maria Rita Graziani

 

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