Allarme occupazione per il call center 3G, il più grande d'Europa, che rischia di dover rinunciare a circa metà del suo personale a causa del difficile momento economico.
L'azienda, che al momento conta circa 400 dipendenti, ha difatti annunciato la necessità di tagliare 200 telefoniste tra gli stabilimenti di Sulmona e Campobasso, per via di uno stato di crisi che, evidentemente, nemmeno gli incentivi previsti dal comma 22 sono riusciti a scongiurare.
Il pericolo di esubero per varie dipendenti lo si era già corso nel giugno dello scorso anno, quando 77 posti di lavoro vennero salvati dall'attivazione di contratti di solidarietà (con i quali sono diminuiti ore di lavoro e stipendi), che sono però in scadenza al 1° agosto 2015 e quindi fanno tornare d'attualità l'ipotesi tutt'altro che remota di tagli. Già nel 2011, del resto, la 3G si era vista impossibilitata a rinnovare il contratto a tempo detrminato a 90 dipendenti.
Preoccupati i sindacati, i cui leader hanno congiuntamente espresso "la disponibilità a trovare soluzioni alternative e non invalidanti per i lavoratori".