Precari Asl di serie B: Centro Diurno e di Salute Mentale

31 Marzo 2011   00:27  

 Mentre il governatore della Regione, Gianni Chiodi, ‘gongola’ fiero dei suoi interventi sulla sanità  affiggendo manifesti per la città, non tutti i precari di tale settore festeggiano. Si tratta di quelli che lavorano presso il Centro Diurno ed il Centro di Salute Mentale che,  sebbene non decaduti nel termine del 31 marzo corrente mese, hanno davanti a sé solo altri tre mesi di servizio prima di lasciare strutture e servizi, e quindi, ovviamente,  i malati e le persone assistite ed in terapia, letteralmente nei guai, per non dire - a loro stessi.

Tale problematica viene ovviamente sollevata dai dipendenti di tali strutture, psicologi e tecnici di riabilitazione psichiatrica per il Centro Diurno - che si occupa  delle riabilitazioni psicosociali – e da altri sei operatori del progetto regionale ‘Armonia’ del Centro di Salute Mentale, il cui scopo è quello di risolvere le problematiche di psicologiche e mentali della popolazione comunale ad esclusione dei minori.

La nostra redazione comincia così il suo viaggio in ambito sociale, e solleva in anticipo un problema che a giugno sarà una realtà, invitando le autorità competenti a riflettere ed a studiare, con largo anticipo, un provvedimento, affinchè un dipartimento pubblico appartenente alla Asl 01 di Avezzano- L’Aquila e Sulmona, non rimanga sprovvisto di personale, soprattutto quando la popolazione locale presenta aumenti dei disturbi post traumatici da stress, attacchi di ansia e panico, e depressioni.

Dal post terremoto in poi – ci dicono gli addetti ai lavori dell’intero dipartimento – il numero degli assistiti è aumentato. Aumentano come frequenza anche i sintomi del disturbo post traumatico da stress – ansia , insonnia, iperfagia, abuso di alcool – a causa dell’assenza dei luoghi di aggregazione e socializzazione che nei casi piu’ limite porta anche all’isolamento delle persone. Aumenta lo stress  e la depressione a causa dell’immobilismo legato alla città, alla mancata ripresa, alla carenza degli spazi e alla dislocazione dei servizi e degli alloggi, alla mancanza di lavoro. La curva degli attacchi da panico che era cresciuta inizialmente in base alla  paura delle scosse è ora  rimasta alta nei suoi valori a causa della perdita della propria normalità, poiché l’adattamento è un concetto che ben si lega con la temporaneità e non con il cambiamento definitivo delle proprie abitudini.

Il Centro Diurno diretto dal professor Alessandro Sirolli è una struttura semi-residenziale aperta dalle 9.00 alle 18.00 e si occupa di riabilitazioni psico-sociali delle utenze psichiatriche. Tali persone vengono accompagnate e supportate nelle attività di vita quotidiana e relazionali, dunque quelle attività che sono venute a mancare a causa della patologia. Purtroppo a causa del terremoto, per la mancanza di alcune strutture, alcune attività sono state sospese. Ricordiamo infatti che il Centro Diurno dopo il terremoto ha operato inizialmente nella tendopoli del Globo e, successivamente ed attualmente, svolge i suoi servizi nel container a Collemaggio vicino all’Accademia dell’Immagine. Qui le attività connesse alla cura di sé, ovvero della persona, come ‘fare la spesa’ e ‘cucinare’ sono state sospese per la mancanza del locale cucina dove prima venivano svolte. Ad oggi la maggior parte del lavoro  verte sulle cosiddette attività di intrattenimento per favorire le relazioni dei frequentatori del Centro, dagli sport (piscina e calcetto) alla visione di film.

Il Centro di Salute Mentale diretto da Vittorio Sconci si occupa invece di problematiche psicologiche e mentali ed ingloba anche il progetto Armonia, rivolto alle persone che hanno raggiunto la stabilità mentale e che per questo vengono riaccompagnate  nel reinserimento formativo e lavorativo. Lo stesso progetto cerca anche in questo momento partner che vogliano fornire spazi e mestieri per i ragazzi , i quali usufruiranno delle Borse lavoro e dei fondi del progetto Armonia. Questo significa che i datori di lavoro che offriranno dei posti ai ragazzi non dovranno pagare i loro stipendi ma solo ospitarli nella loro struttura aziendale affinché svolgano le mansioni prestabilite dal contratto.  

Ribadiamo come detto precedentemente che entrambe le strutture del dipartimento si avvalgono di personale precario, che terminerà il suo lavoro a giugno, lasciando in tal caso soli e senza assistenza gli attuali frequentatori – circa 500 persone. In passato i tempi per il rinnovo dei contratti sono stati anche molto lunghi, parliamo di un anno almeno, e queste strutture si sono avvalse durante questo periodo del ‘buon cuore e dell’etica professionale’ del personale. Non è però dignitoso che tali servizi restino affidati al buon cuore delle persone, poiché non si tratta di un servizio basato sul volontariato bensì  sull’assistenza sanitaria il che comporta che anche gli operatori debbano mantenersi dignitosamente con il proprio lavoro.

Stamattina a Strinella 88 si terrà una conferenza di servizi sulla salute mentale aperta a tutti e dedicata all'aumento del consumo di psicofarmaci, stimato dai dati numerici forniti dall'ammontare di ricette che fanno capo alla Asl cittadina, relativo all'uso giornaliero - dove si stima un aumento del 37% nelle prescrizioni dei farmaci antidepressivi e del 129% per quelle di antipsicotici da parte dell’azienda sanitaria aquilana nel primo semestre del 2010. Verrà inoltre fatto un bilancio dei servizi di assistenza forniti alla popolazione a due anni dal terremoto.

emanuela bruschi


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