Presentato ieri a Pescara il libro su D’Annunzio di Paola Sorge

15 Febbraio 2013   08:40  

“Il d’Annunzio privato, quello più intimo, l’artista che scrive alla sua domestica o alla cuoca creando piccole opere d’arte. E’ quello che viene svelato dalle pagine dell’ultima fatica letteraria di Paola Sorge, ‘Eleganza e Voluttà in Gabriele d’Annunzio’, pagine intense, una raccolta di articoli lunga 23 anni, che ci rivelano aspetti ancora inediti del Vate”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che questo pomeriggio ha aperto l’evento di presentazione dell’opera della scrittrice e giornalista Paola Sorge, primo evento dannunziano nell’anno del 150°. Presenti, tra i relatori, anche il professor Andrea Lombardinilo, l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro e l’attrice Daniela Musini, che ha letto alcune lettere di d’Annunzio.

“Nel volume di Paola Sorge – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – si snodano delle chicche, delle deliziose perle, episodi esilaranti, angoli ancora inesplorati di un personaggio dal vivere inimitabile. La Sorge ci racconta degli anni romani di un giovane Gabriele che, con vari pseudonimi, collabora con il quotidiano ‘La Tribuna’, mette in rilievo l’uomo amante del moto e dell’attività fisica, ci racconta le manie, le invenzioni e le intuizioni di un personaggio trasgressivo, ribelle, e poi il d’Annunzio privato, grande conquistatore”.

“Nel volume della Sorge – ha detto il professor Lombardinilo – non c’è solo il d’Annunzio ripiegato su se stesso degli ultimi anni del Vittoriale, ma piuttosto noi assistiamo all’evoluzione dello scrittore, grande manager di se stesso. D’Annunzio è poi stato uno straordinario artefice della parola su cui fonda il suo successo di comunicatore e di operatore culturale”. “Oggi il sindaco di Pescara Albore Mascia mi ha dato un secondo premio dedicando la giornata alla presentazione del volume – ha detto la scrittrice Paola Sorge – che vuole ribadire l’importanza di d’Annunzio che, ancora oggi, non è chiara, troppo spesso ancora ricoperta da pregiudizi. Leggendo le sue lettere si avverte, nitidamente, il miracolo del veder nascere la poesia.

E poi, in quelle lettere, traspare, ovviamente, il d’Annunzio ‘Don Giovanni’, l’uomo dai mille amori, tutti di breve durata, convivenze però sempre nate sull’onda di sentimenti forti. E vi ritroviamo anche un d’Annunzio inedito, che il pubblico non  conosce, il Vate che stava progettando il secondo volo su Vienna contro Hitler nel ’33, perché d’Annunzio aveva già capito tutto e voleva difendere l’Austria”. Al termine della presentazione l’attrice Daniela Musini ha letto alcune delle lettere di d’Annunzio ed è stato infine proiettato un filmato inedito su d’Annunzio.


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