Presunta escavazione abusiva, GIP ordina sequestro per oltre 250mila euro

25 Aprile 2014   08:19  

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Pescara hanno sottoposto a sequestro preventivo la sede legale della società “Rocco e Domenico Di Marzio srl”, sita in Chieti Scalo Via Tirino, per un valore di più di 4.200.000 (quattro milioni e duecentomila euro).

Contestualmente venivano notificate le informazioni di garanzia al legale rappresentante ed al procuratore speciale della ditta, nonché al sorvegliante ed al direttore dei lavori della cava di Ofena (AQ).

Il sequestro è stato effettuato in esecuzione di un provvedimento del GIP presso il Tribunale di L’Aquila Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta dei sostituti procuratori Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli, ai sensi della Legge 231/2001.

Il sequestro, finalizzato alla confisca ‘per equivalente’, ha lo scopo di assicurare allo Stato il valore corrispettivo dell’escavazione abusiva (ammontante a 200.000 mc di materiale inerte) ed al risparmio dei costi di smaltimento relativi a 53.000 mc di rifiuti, prodotti dall’impianto di lavaggio degli inerti ed interrati nella cava di Ofena (AQ).

Le indagini, svolte unitamente a personale dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, sono iniziate nel 2010, a seguito di una denuncia del Sindaco pro-tempore di quel Comune, e sono già culminate con il sequestro preventivo della cava avvenuto il 28 giugno 2012, cava successivamente restituita al Comune.


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