Presunte tangenti all'Università D'Annunzio di Chieti e Pescara. Parla l'imprenditore Faiella

12 Aprile 2011   12:54  

La denuncia arriva da Tullio Raimondo Faiella, titolare di un'azienda di distribuzione farmaceutica (già coinvolto a Roma in uno scandalo da dieci milioni di euro per ricette false in cambio di sesso).

Faiella sostiene di essere stato costretto a pagare una consulenza per ottenere un esame favorevole per un medicinale da mettere in commercio. Lo rivela lo stesso Faiella in una intervista esclusiva a Repubblica Tv.

Qualche giorno fa poi, come scrive (clicca qui ) Giuselle Caporale, l'esposto alla Procura di Franco Cuccurullo, rettore dell'ateneo di Chieti Pescara e del direttore generale Marco Napolenone.
"L'imprenditore - scrivono nell'esposto - si è presentato dieci giorni fa all'università e davanti a noi ha raccontato di aver pagato 92 mila euro di soldi in nero per la sperimentazione di un farmaco. Un racconto dettagliato dove ha precisato anche i nomi delle persone ha cui avrebbe versato i soldi in contanti".
Cuccurullo e Napoleone, riporta Caproale nel suo articolo, nell'esposto citano i tre nominativi che avrebbero ricevuto rispettivamente tangenti da 50 mila, 25 mila e 17 mila euro in base al loro "peso" sulla riuscita della sperimentazione del farmaco.

Faiella, riporta Giuseppe Caporale, che firma il servizio di Repubblica Tv, nel 2008 fu coinvolto in una vicenda di sesso e soldi in cambio di ricette false. Secondo la procura di Roma ammontava a 10 milioni di euro la truffa al Sistema sanitario nazionale per rimborsi illeciti di medicinali, scoperta dai carabinieri del Nas. Una novantina le persone coinvolte nell'inchiesta che, coordinata dalla Direzione Settore Antimafia, aveva portato all'arresto di 43 persone tra imprenditori, informatori scientifici, medici e farmacisti.

Oggi  Faiella parla di tangenti che coinvolgerebbero l'Università di Chieti e Pescara

Per vedere l'intervista di Repubblica Tv clicca qui


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