Presunti viaggi privati in auto blu, Di Pangrazio nel mirino della Procura

Lui si difende: "Viaggi per motivi istituzionali"

20 Giugno 2014   12:25  

Sette viaggi di cui potrebbe dover rendere conto ai magistrati, quelli che la Procura ha contestato a Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano e dirigente della Provincia dell'Aquila.

La Procura aquilana sta infatti indagando su Di Pangrazio poiché avrebbe effettuato tali viaggi in auto blu e per motivi personali (in un caso, la meta sarebbe stata Ischia), accusandolo quindi di falso, peculato e abuso d'ufficio.

Insieme al primo cittadino del capoluogo marsicano, nell'inchiesta risultano coinvolte altre cinque persone: gli autisti Mario Scimia ed Ercole Bianchini, accusati di truffa ai danni dello Stato, Maria Pia Zazzara, la dirigente Paola Contestabile, indagata con l'accusa di peculato, ed Anna Maceroni, indagata con l'accusa di favoreggiamento.

Di Pangrazio ha tuttavia respinto con decisione le accuse, dicendosi tranquillo. "Sono impegnato come sindaco 24 ore su 24" - ha affermato il sindaco - "e qulsiasi cosa io faccia è nell'interesse della città. Il 90 per cento delle volte utilizzo la mia auto, e quelle poche volte che utilizzo l'auto blu avviene esclusivamente per motivi istituzionali. Ho lavorato sempre nel rispetto delle regole, e sono assolutamente fiducioso circa il fatto che ciò emergerà dalla documentazione, portando al chiarimento di tali problematiche amministrative".

L'utilizzo dell'auto di servizio è stata concessa in comodato d'uso gratuito al 50 per cento al Comune di Avezzano dalla Provincia dell’Aquila. Per lui l'accusa è tuttavia anche di aver attestato la regolarità tecnica di un'importante delibera provinciale che creava il Dipartimento speciale, di cui sapeva che sarebbe stato nominato direttore.

Secondo quanto trapela a proposito delle indagini, Di Pangrazio avrebbe distaccato Bianchini per utilizzarlo come autista personale al Comune. Le stesse accuse sono state mosse anche alla Contestabile e agli autisti che avrebbero utilizzato l'auto di servizio per questioni non istituzionali. La Maceroni, invece, avrebbe dichiarato il falso, secondo i pm, circa l'utilizzo delle auto.

"Ho già in parte chiarito la questione" - ha aggiunto Di Pangrazio - "e ritengo che quegli atti siano del tutto legittimi. Ho la massima fiducia nella magistratura e nelle istituzioni, altrimenti non farei il sindaco".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore