Prima i conti regionali e poi ti ricandidi!

06 Luglio 2010   14:24  

Sei mesi prima delle elezioni i presidenti di Regione saranno tenuti a dare un quadro completo dello stato di salute dei conti regionali.

La novità sarà introdotta in uno dei cinque decreti attuativi del federalismo fiscale - quello sui cosiddetti «costi standard» - cui il governo sta lavorando in questi giorni e che dovrebbe essere pronto, salvo imprevisti, per la fine di luglio.

In particolare dovrano essere resi noti i conti relativi alla sanità, che coporno quasi tutto il bilancio delle regioni. Gli organi di controllo interni dovranno fare un rendiconto certificato della gestione della Giunta uscente da votare in Consiglio regionale prima del voto. In questo modo gli elettori sarebbero messi nelle condizioni di valutare il lavoro delle amministrazioni uscenti.

Sarebbe una rivoluzione dei costumi:

Negli ultimi dieci anni lo sforamento dalla spesa sanitaria di alcune Regioni (quasi tutte del Centro-sud) è costato ai contribuenti italiani qualcosa come quattordici miliardi di euro, più o meno un punto di prodotto interno lordo.

Solo l`anno scorso il buco accumulato ammontava a quasi 3,4 miliardi, per più di due terzi causato dal Lazio, per un quinto della Campania. Ma fino ad ora nessun governatore, di destra o sinistra, è stato mai sanzionato dagli elettori perché responsabile dei debiti accumulati durante il mandato.

Se il governo andrà davvero fino in fondo e approverà la misura, nelle Regioni ad alto deficit sanitario si eviteranno molte ipocrisie. Anzitutto quelle dei governatori uscenti che rivendicano spudoratamente di aver risanato la sanità: è di questi giorni la polemica della neogovernatrice laziale Renata Polverini verso il predecessore Piero Marrazzo per avergli «regalato» le addizionali Trap e Trpef rispettivamente dello 0,15 e 0,3%: in campagna elettorale la Giunta uscente aveva rivendicato «ottimi risultati» sul fronte dei tagli di spesa.

Al contrario, la norma porrà fine anche all`ipocrisia dei governatori entranti, i quali, nell`ignoranza di tutti sul reale stato di salute della sanità regionale, spesso vincono le elezioni promettendo la luna: uno degli slogan di maggiore successo della stessa Polverini è stato «risaneremo senza tagliare un posto letto».

Ora, suo malgrado la Polverini, nominata commissario per la sanità un giorno dopo l`insediamento, è costretta dal governo ad un piano draconiano di riduzione dei costi e ad imporre un ticket che sta facendo parecchio discutere.

O ancora, si porrà fine all`alibi di chi, come il nuovo presidente calabrese Giuseppe Scopelliti, può prendere tempo adducendo l`impossibilità di avere dati certi. In effetti una contabilità la Regione Calabria non ce l`ha: Kpmg sta tentando di fare i conti da più di un anno.

fonte La Stampa

 


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