Prima nazionale dell´Antigone di Brecht a L´Aquila

28 Luglio 2006   12:23  
Il suggestivo scenario dell´anfiteatro romano di Amiternum, a L´Aquila, è stato il palcoscenico della Prima nazionale dell´Antigone di Sofocle di Bertold Brecht. La produzione, che ha avuto come regista l´abruzzese Claudio di Scanno, e che continuerà a far parte del progetto artistico del Tsa, firmato dal direttore Federico Fiorenza, ha avuto un buon successo di pubblico, ed è stato particolarmente apprezzato per le musiche, per l´allestimento scenografico e per il disegno luci. Una rielaborazione drammaturgica, quella di Di Scanno, che ha saputo coniugare magistralmente la classicità con la non lontana e cruenta attualità della Germania nazista. Antigone, nata dal´incesto tra Edipo e Giocasta, è l´eroina della disobbedienza che contravviene all´editto del tiranno Creonte pur di seppellire le spoglie del fratello Polinice. Una disobbedienza non alle leggi scritte, ma alle norme non scritte e indistruttibili dettate dalla natura e dalla propria coscienza. L´Antigone di Brecht, però, vuole essere soprattutto un manifesto didattico contro la guerra, dall´impianto fortemente pragmatico, ma la cui epica non fa mai dimenticare allo spettore di essere a teatro. Un modo per riflettere sulla follia della guerra e su quello che consegna alle future generazioni. Patrizia Santangelo

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