Primarie centro sinistra, Vendola a L'Aquila: "Il Paese si sta perdendo, i giovani si ribellino"

21 Novembre 2012   11:38  

E' arrivato intorno alle 10, 30 a L'Aquila presso Piazza d'Arti, il candidato di Sel alle primarie del Centro sinistra, Nichi Vendola.

Ad accoglierlo Betty Leone e Gianni Melilla, volti noti di Sel a L'Aquila e in Abruzzo, rispettivamente assessore al comune dell'Aquila  e segretario regionale di Sel.

Vendola arrivato a L'Aquila con il suo compagno, ha incontrato alcuni operatori della cultura, poi si è recato presso la Casa del Volontariato per incontrare alcuni lavoratori.

Vendola, molto disponbile, parla e nelle sue parole il sogno. Lui stesso si è autodefinito "acchiappa nuvole", e Bruno Tabacci, avversario Api nelle primarie, lo ha definto stamane "acchiapa farfalle" e così parla rilanciando il sogno, di un paese "normale".

Un paese che prima di correre ai ripari dopo le tragedie, le prevenga senza speculazioni edilizie, e che quando la tragedia eventualmente accada, sappaia conservare e ricostruire legalmente.

E parla di un Paese che sta scivolando via e che per questo ha bisogno di una politica nuova che, parlando in temini burocratici, ratifichi la competenza sull'Italia, ovvero avochi a sè il diritto di far rinascere il paese, togliendo il governo ai pareri forti.

E Vendola ricorda Berlusconi e il suo sogno palazzinaro delle new town.

Quello che Vendola disegna è un futuro di valori, di forza del pensiero, della legalità, dove i giovani vedano il futuro, e non si trovino sull'orlo del baratro.

Concretezza, poca nelle parole del candidato Sel, ma se Monti ha riconsegnato credibilità al paese, Vendola si candida a ridare il sogno.

Spiega che il governo Monti, dal suo punto di vista, è stato un fallimento e che la nuova sinsitra che può rilanciare un progetto nuovo è lui: "Bersani ha la forza degli apparati di partito, Renzi ha la benedizione del mondo della ricchezza e dei soldi, io sono la sinistra, sono l'idea di cambiamento che e' l'alternativa all'agenda Monti, alternativa a quelle politiche liberiste che non sono una medicina ma sono la malattia che ha devastato l'Europa".

"Penso che ancora in queste ore - ha aggiunto - sia un po' sfacciata la parola di chi dice 'fra qualche anno grazie a quello che sta facendo questo Governo staremo meglio' perche' ci vuole veramente una faccia di bronzo per dire cosi'".

"Oggi dopo un anno di Governo Monti a fronte di tagli lineari che hanno colpito i servizi sociali e i diritti dei cittadini - ha osservato il leader di Sel - il debito pubblico e' aumentato. Vedo che l'Italia sta sprofondando in una condizione di incertezza e di inquietudine drammatica, il ceto medio sta smottando verso la poverta'. Le giovani generazioni hanno ragione a ribellarsi perche' vivono nella scuola della Gelmini, in una scuola cioe' devastata, regalata al decadimento, si preparano ad entrare in un mercato del lavoro che li stritolera', non andranno mai in pensione come ci dice la Corte dei Conti e allora perche' non ribellarsi?" Per Vendola "i giovani di fronte a questo presente orribile, sono senza alcuna prospettiva di futuro".

Barbara Bologna


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