Primo novembre: a ognuno il suo santo in Paradiso...

01 Novembre 2010   15:45  

Dapprima si iniziò con i martiri, poi con tutti i santi canonizzati e no, i beati che godono della gloria del Paradiso. Con Papa Gregorio III (metà dell’anno 700) si scelse il 1° Novembre come data dell'anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie "dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo". Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festività novembrina di Ognissanti era diffusamente celebrata e nell’835, questo giorno, venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio. Ma a parte la storia, oggi che giorno è, per ognuno di noi?

Qualcuno parla di un onomastico per tutti, qualcun altro di…almeno oggi avere un santo in Paradiso. La Chiesa ci insegna che tutti noi possiamo aspirare alla santità, difficile crederlo. Eppure ci sono persone che non hanno bisogno di essere santi, per davvero, per testimoniare la loro bontà e umanità. Sante lo sono le famiglie che con fatica non fanno mancare niente ai propri figli, nonostante stentino ad arrivare a fine mese, pazienza da santi per i pensionati col portafogli vuoto, santi lo sono i tanti volontari che in maniera silenziosa e senza ostentare nulla, si adoperano quotidianamente per gli altri. Santi o piuttosto angeli, lo sono, per definizione coloro che non ci sono più, almeno con il corpo, ma con l’anima restano con noi, tanto che è d’uso, in Abruzzo, lasciare la tavola apparecchiata di notte, affinché i nostri cari possano visitarci e ristorarsi. Poi ci sono i Santi, quelli canonici, quelli veri. Tanto che c’è chi stila la classifica di quelli più amati. L’Abruzzo è terra di Santi e di santuari, di devozione e di Folklore che non è superstizione perché non stride con la fede. Ci sono i Santi amati da ogni piccolo centro che in occasione della loro ricorrenza organizzano feste, e momenti per propiziarsi la loro benevolenza con affetto, però. Non una contropartita, quanto una protezione che possa curare alcune malattie, portare a termine i raccolti, governare le bestie e, soprattutto, rendere piccole grazie, che se sono grandi è anche meglio, testimoniate dai tanti ex voto presenti in ogni santuario e chiesa d’Abruzzo. Ognissanti, c’è un pensiero per tutti, per chi rimane e per chi è andato, con la speranza sì, almeno oggi, di trovare il proprio Santo in Paradiso ma ancor meglio se sulla terra.

Antonella Micolitti


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