Primule e mimose alla casa dello studente

07 Febbraio 2011   09:27  

Primule e mimose e un commosso ricordo delle vittime, ieri a L'Aquila davanti alla casa dello studente, dove la notte del sei aprile 2009 si sono spezzate tante giovani vite.

Ma anche polemiche, espresse a chiare lettere sullo striscione con scritto ''Oggi 16 milioni, ieri 1,4 milioni sarebbero bastati per salvarli''. Un no indignato alla proposta di realizzare un parcheggio sotto la piazza che sorgerà dove ora sono i ruderi della casa dello studente.

''Siamo di nuovo qui - ha commentato Antonietta Centofanti, del Comitato familiari vittime della Casa dello studente - affinché nessuno dimentichi che i nostri ragazzi non sono stati solo vittime dell'inaudita violenza di una terra impazzita, ma anche del cemento e della cattiva costruzione. Le macerie della Casa dello studente, ieri luogo di pianto e di disperazione ed oggi luogo di ricordo, dovranno essere di monito e di insegnamento per tutti. Un'assunzione di responsabilità collettiva, affinché il sangue innocente che ha macchiato quel cemento non sia stato versato invano. Affinché stragi come quella avvenuta il 6 aprile 2009 non accadano mai più. Questa nostra presenza qui, il 6 di ogni mese, è il modo per tenere viva la memoria. Noi non possiamo dimenticare, per noi ogni giorno è il sei aprile''


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