Come investitori al dettaglio, abbiamo a nostra disposizione una moltitudine di strumenti finanziari con i quali possiamo negoziare per cercare di ottenere un certo ritorno sui nostri risparmi. Azioni, materie prime, valute, bond... Questi sono i più conosciuti ma ci sono anche prodotti meno popolari come gli Exchange Traded Funds (ETF). Un ETF è un insieme di titoli che replicano il comportamento delle attività, siano esse azioni, materie prime, ecc. Sono quotati come se fossero azioni e possono essere acquistati e venduti durante la sessione di negoziazione, potendo conoscere i loro prezzi e volumi in tempo reale. La cosa più consigliabile è utilizzare un simulatore di trading per imparare a farci trading.
Un po' di storia
Anche se sconosciuti a molti investitori alle prime armi, gli ETF si accumulano poco più di un quarto di secolo di vita. Il primo ad iniziare a fare trading è stato l'S&P SPDR, negli Stati Uniti, conosciuto come spider e che replica l'S&P500. Attualmente questo fondo quotato ha un valore di oltre 43,3 miliardi di dollari.
Poco dopo, nel 1996, iShares è nata a livello globale ed ha riunito una grande varietà di indici europei, asiatici e americani. Da questa data in poi, molti ETF sono emersi dall’entusiasmo del successo tra gli investitori professionali. All'inizio del XXI secolo è stato lanciato il primo relativo alle materie prime, l'oro: il suo nome é Gold SPDR (GLD). Gli ETF sono arrivati in Italia nel 2003. Il primo, in particolare, basato sull’indici italiano più importante: il Ftse Mib.
Negli ultimi anni sono apparsi più fondi che replicano tutti i tipi di attività finanziarie. Oggi sono emersi anche fondi quotati legati all'intelligenza artificiale. Anche nella moda sono ormai di tendenza i cosiddetti 'investimenti sostenibili', quelli che valorizzano le prestazioni delle aziende in campo ambientale, sociale, ecc. Secondo le ultime previsioni di Blackrock, il più grande manager del mondo, questi ETF cresceranno del 1.500% nei prossimi 10 anni.
Vantaggi
Ecco alcuni tra i principali vantaggi degli ETF:
Svantaggi
A causa delle loro caratteristiche, sono pochi gli svantaggi rispetto agli ETF. Eccone alcuni qui di seguito:
Tipi di ETF
A seconda della strategia del fondo, si possono classificare tre tipi di ETF:
Gli ETF che seguono l'evoluzione del mercato replicano la performance degli indici di riferimento. In poche parole, se l'indice di riferimento aumenta, l'ETF aumenterà e conseguirà quindi dei rendimenti. Tuttavia, se il mercato scende, il fondo subirà delle perdite.
Nel caso degli ETF inversi, replicano il comportamento di un indice inverso. Questi indici seguono l'evoluzione opposta a quella del mercato, per cui la redditività dell'ETF sarà positiva quando l'indice scende e negativa se l'indice guadagna valore.
Infine, gli ETF con leva finanziaria sono quelli che replicano un indice azionario in una certa proporzione o leva finanziaria in modo che la performance sia data in base a quel grado di leva finanziaria. Questi ETF sono più rischiosi perché, sebbene i profitti si moltiplichino in proporzione alla leva finanziaria, moltiplicano anche le perdite nella stessa proporzione se il mercato va contro la nostra posizione.