Processo Sanitopoli: Scurti rivela le strane manovre intorno ai milioni per la sanità privata

17 Maggio 2012   15:37  

Con la testimonianza del segretario dell'Aiop Giovanni Scurti e' ripreso il processo su presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese.

Questa mattina davanti ai giudici del Tribunale di Pescara anche Scurti, come aveva gia' fatto il presidente dell'Aiop Luigi Pierangeli, ha ripercorso le tappe della trattative con la Regione relative alla legge 20 sul riordino del sistema sanitario.

Nel corso della sua deposizione, tra le altre cose, il segretario dell'Aiop ha evidenziato che, ad un certo punto, i rapporti con la Regione si sono interrotti.

"Un giorno, ha raccontato, incontrai per caso davanti ad un bar il segretario dell'assessore Mazzocca, Angelo Bucciarelli, che mi chiese di ricostruire un rapporto sereno e civile tra l'Aiop e la Regione.

Io gli risposi di convocare il tavolo tecnico e lui replico' che non era possibile perche' non era d'accordo Angelini.

Angelini - disse - va da Del Turco e il presidente interviene per non farci fare il tavolo tecnico. All'incontro, ha detto sempre Scurti, era presente anche Gianna D'Innocenzo, all'epoca direttore amministrativo di Villa Pini che confermo' quello che Bucciarelli mi aveva appena detto".

Tra le cose riferite oggi in aula da Scurti anche una proposta di Bucciarelli, risalente al 19 giugno 2008, relativa "al trasferimento di tre milioni di euro del budegt dal gruppo Villa Pini a Pierangeli. Chiesi - ha ricordato Scurti - se Angelini era d'accordo e Bucciarelli replico' che con lui avrebbe parlato Di Stanislao.

Poi aggiunsi che secondo me Pierangeli senza un metodo oggettivo non avrebbe accettato. Parlai con Pierangeli e non solo non accetto' ma ando' in procura a riferire i fatti".

Dopo Scurti e' salita sul banco dei testimoni Daniela Santroni, ex consigliere regionale di Rifondazione comunista, che ha riferito di due interrogazioni presentate il 17 gennaio 2007 e 12 marzo 2007 per sapere dalla Regione se i dati in possesso dell'Aiop e di Rifondazione fossero uguali a quelli dell'assessorato, visto che in quel periodo si stava discutendo delle norme sul riordino della sanita'. L'ex consigliere regionale ha detto ai giudici di aver ricevuto le risposte con ritardo.

"I tempi di queste interrogazioni, ha sottolineato, sono stati piu' lunghi del solito". Santroni ha anche evidenziato di aver fatto delle sollecitazioni per avere le repliche. La difesa dell'assessore Mazzocca ha fatto notare che c'e' stata una risposta informale alla prima interrogazione il 19 gennaio 2007 con una nota contenente il resoconto dell'attivita' ispettiva fino a quel momento.

La nota, pero', non conteneva i dati di Villa Pini e Pierangeli proprio perche' i controlli erano ancora in corso. La testimone ha inoltre detto che Rifondazione ha votato in Consiglio regionale l'approvazione della legge 6 e della legge 20.


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