Processo breve, l'avvocato Giannangeli: "Casa dello studente, andrà tutto a monte"

Le vittime del terremoto non avranno giustizia

14 Aprile 2011   14:48  

Al processo sul crollo della Casa dello studente - 8 universitari morti più il custode, tutti tra i 19 e i 24 anni - restano due anni, entro questo termine dovrà esaurirsi la fase di primo grado.

Secondo le novità introdotte dal "Processo breve" per i reati puniti con pena fino a dieci anni - ed è il caso dell'omicidio colposo, il reato contestato alla maggior parte degli indagati per i crolli del terremoto - il primo grado di giudizio deve infatti esaurirsi entro tre anni. E il procedimento relativo allo studentato di via XX Settembre si è aperto, con la fase preliminare, a maggio 2010, è quindi già trascorso quasi un anno: ne restano altri due.

I risvolti pratici del Ddl approvato ieri alla Camera, e dal quale non sono stati stralciati i processi dell'Aquila nonostante un emendamento di Pd, Idv e Fli lo chiedesse, li spiega l'avvocato Simona Giannangeli, legale dei familiari delle vittime della Casa dello studente.

"Si estinguerebbero i processi sui crolli, sarà come se i processi non ci fossero mai stati" spiega. "La complessità del procedimento, per far sì che giunga ad una sentenza di primo grado, richiederebbe sicuramente tempi più lunghi" aggiunge, ricordando come siano ancora in corso le operazioni peritali sulla Casa dello studente, e che ancora non inizia la fase dibattimentale. E' evidente, insomma, come sia iniziato un inesorabile conto alla rovescia che difficilmente porterà ad una sentenza prima di due anni.

di Marco Signori


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