Processo mega-discarica di Bussi, manifestazione degli ambientalisti fuori il Tribunale

31 Gennaio 2014   16:23  

Presidio di protesta degli ambientalisti oggi a Chieti, dove ha preso il via in Corte d'Assise il processo sulla megadiscarica di Bussi sul Tirino.

Una cinquantina gli attivisti che hanno partecipato alla manifestazione, promossa nell'ambito della campagna 'Stop Biocidio', già nota per l'impegno nella Terra dei fuochi.

All'iniziativa partecipano Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua, Wwf, Abruzzo Social Forum e Zona 22, oltre a esponenti del M5S, di Prc e dell'Unione sindacale di base (Usb).

Con l’udienza di oggi è entrato nel vivo il cosiddetto “Processo di Bussi” che vede imputate 19 persone, coinvolte a vario titolo nella gestione delle aziende per anni attive in quel polo industriale. Le accuse principali sono disastro ambientale e avvelenamento delle acque, reati gravissimi che hanno comportato l’affidamento del processo alla Corte d’Assise di Chieti. Nella prima parte dell’udienza di oggi sono state esaminate le richieste, vecchie e nuove, per la costituzione delle parti civili. La Corte, presieduta dal Giudice Geremia Spiniello, ha confermato la legittimità della presenza del WWF per il radicamento nel territorio e il ruolo attivo che l’associazione ha svolto nella vicenda.

“Siamo pienamente soddisfatti – dichiara l’avv. Tommaso Navarra, legale dell’associazione ambientalista – per il riconoscimento anche formale che la Corte ci ha confermato. Va dato atto del resto, da questo punto di vista, di onestà intellettuale ai difensori degli imputati che, nel richiedere l’esclusione di molte parti civili dal processo, non hanno ritenuto di porre in discussione il ruolo del WWF”

“Auspichiamo – aggiunge il presidente del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio – che la giustizia faccia rapidamente il suo corso, grazie ai ritmi cadenzati che il presidente Spiniello ha imposto al processo, ma ribadiamo che, al di là dell’esito della vicenda giudiziaria, è fondamentale per gli abruzzesi che si arrivi anche alla bonifica dei siti inquinati”.

I diciannove imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, del processo riguardante la mega discarica di Bussi (Pescara), hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Sulla richiesta la Corte d'Assise di Chieti si pronuncera' nel corso del prossima udienza prevista per venerdi' 7 febbraio. Gli imputati devono rispondere di avvelenamento delle acque.

 

 


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