Profughi ospitati a Chieti, è polemica. Di Primio: "Decisione presa da altri"

Gli immigrati ospitati da una struttura di suore a Brecciarola

24 Marzo 2014   12:29  

Non si placano le polemiche dopo l'arrivo a Chieti, lo scorso sabato notte, di una quarantina di profughi nordafricani che la Prefettura, in accordo alle direttive del governo, ha deciso di accogliere (altrettanto hanno fatto le altre Prefetture abruzzesi).

Per il momento, in attesa di ulteriori decisioni, i migranti hanno trovato accoglienza presso il Villaggio della Speranza a Brecciarola, gestito dalle Figlie dell'amore di Gesù e di Maria, ma le perplessità e le polemiche per una misura adottata in maniera decisamente repentina non cessano.

Si è detto alquanto scettico circa le modalità della sistemazione dei profughi anche il sindaco Umberto Di Primio: "Non c'entra il razzismo, ma la Prefettura mi ha informato dell'arrivo di queste persone solo due giorni fa. Mi è stato domandato se il Comune disponesse di strutture idonee per ospitarle, ma ho risposto che effettivamente non ne siamo dotati".

"In seguito ho ricevuto una nuova telefonata dalla Prefettura in cui mi è stato riferito che i migranti avevano trovato accoglienza presso il Villaggio della Speranza di Brecciarola" - ha proseguito Di Primio - "e non ho potuto fare altro che prendere atto di una decisione presa da altri. Nessuno vuole negare aiuto a chi ne ha bisogno, ma simili decisioni vanno ragionate e concordate insieme alle amministrazioni comunali, e la prossima volta non tollereremo di essere messi di fronte al fatto compiuto".

A quanto risulta, i migranti arrivati a Chieti, le cui generalità sono ancora in fase di identificazione da parte del personale della Questura, non avranno l'obbligo di restare nella struttura di Brecciarola, e potranno andare liberamente in giro per la città. Nei prossimi iorni, intanto, la Asl provvederà a sottoporli a controlli medici.


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