Progetto CASE riscaldamenti in tilt, con caldaie posizionate all'esterno

02 Gennaio 2015   17:17  

 "Riguardo al problema delle caldaie bloccate in molte piastre del Progetto Case, non voglio fare polemica ne' avanzare inutili scuse. Il problema c'e' stato, e non si deve ripetere piu'".

Esordisce cosi' il dirigente della Ricostruzione Pubblica e Patrimonio del Comune dell'Aquila, l'architetto Enrica de Paulis. "Ha tenuto al freddo molto cittadini durante i giorni di festa, quelli in cui si ha piu' bisogno di 'calore', ed ha impegnato ininterrottamente il personale del Comune (me in prima persona) e gli operai della Manutencoop dal 30 dicembre ad oggi, e non e' ancora finita", fa sapere la dirigente.

"Gli operai - dice - hanno lavorato 12 ore al giorno, anche il primo dell'anno, e sono intervenuti in piu' di 60 piastre. Si e' fatto il possibile per arginare la situazione, ma cio' nonostante i disagi sono stati forti. Il problema esiste, le caldaie e le centraline sono tutte esterne e adatte a temperature fino a 10 gradi sottozero. Ma se la temperatura scende, o tira vento forte, si congelano e vanno in blocco. La risoluzione definitiva di questo problema, avuto in dono dalla Protezione Civile, viene da oggi assunta dal Comune come una priorita'.

Mi impegno in prima persona a verificare immediatamente quali interventi possano essere messi in campo per coibentare le caldaie e le centraline, e a quali costi, al fine di reperire le risorse economiche necessarie. Se gli interventi saranno fattibili dal punto di vista tecnico mi impegno ad avviarli prima possibile.

Stesso impegno - conclude Enrica de Paulis con una sota di ammonimento - mi auguro venga dagli assegnatari del progetto Case per il pagamento del canone di compartecipazione, che costituisce una fonte fondamentale per il finanziamento degli interventi di manutenzione. Perche' loro stessi non si trattino come cittadini di serie B". 


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