Proposta di legge di FIBA e CISL per un tetto agli stipendi dei top manager

26 Giugno 2013   19:21  

Ieri la FIBA e la CISL hanno presentato la proposta di legge d’iniziativa popolare, già intrapresa a livello Nazionale, sul Tetto massimo delle retribuzioni e bonus del "Top Manager" di Società per Azioni quotate in borsa, che non deve superare la cifra fissata dal Governo, con il decreto "Salva Italia", pari a 294.000  euro annui.

La FIBA e la CISL, alla presenza del Segretario nazionale della FIBA, Pier Luigi Ledda, del Segretario regionale della CISL Abruzzo, Umberto Coccia, e il Segretario Generale FIBA Abruzzo, Claudio Bellini, hanno dato il via all’iniziativa di raccolta firme su tutto il territorio regionale con una conferenza stampa presso l'hotel Promenade di Montesilvano.

La bozza, inoltre, chiede l'abolizione dei premi d’ingaggio, dei Bonus all'uscita e di tutte le altre forme di indennità annuali, erogate anche in caso di risultati disastrosi. Toccherà all’Assemblea dei soci, chiamata annualmente all'approvazione dei bilanci, a decidere sugli stipendi, eventuali bonus annuali, comprensivi di incentivi, stock optional, ed altre voci, dei top manager, e non più i Consigli di Amministrazione o i Comitati di Remunerazione. La proposta stabilisce che nei casi di apprestamento e/o di esecuzione di piani di ristrutturazione aziendale, l'entità dei bonus annuali, sarà ragguagliata ai posti di lavoro salvati e non tagliati rispetto al piano.

 

L'iniziativa nasce dalla necessità di riportare i compensi dei top manager ad importi  compatibili con l'andamento delle Aziende. È una questione di equità, ci vuole un’equiparazione tra la remunerazione del top manager e quella di un lavoratore inquadrato nella figura media contrattualmente prevista: oggi, questo  rapporto si attesta ad 1 su 46 cioè il manager guadagna 46 volte la retribuzione del semplice lavoratore.


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