Proposta di legge su assegno di solidarietà per gli italiani all

08 Dicembre 2007   00:17  
L´onorevole Mariza Bafile replica al presidente dell’Intercomites d’Argentina, Juan Carlos Paglialunga, intervenuto a commento dell’iter parlamentare della proposta di legge sull’assegno di solidarietà, che, pur sottolineando l’importanza del lavoro svolto, a vari livelli, per cercare di ottenere tale diritto per i connazionali indigenti, ha polemizzato per il fatto che la proposta di legge venga descritta come inizitiava della sola Bafile (nella foto) e che non si rendesse giustizia al lavoro delle altre parti in causa. La deputata italo-venezuelana, di orogini abruzzesi, dopo aver ricordato la rilevanza del provvedimento e l’impegno dei parlamentari per ottenerlo, rileva che "fino a oggi, le modalità concrete del nostro lavoro siano state caratterizzate proprio da questo spirito unitario, l’unico in grado di essere efficace. In ogni relazione parlamentare e in ogni discorso – scrive la deputata – è stato dato sempre merito ai Comites, al Cgie, ai patronati di aver lavorato per primi su questa tematica e di averla costantemente seguita aggiornando le analisi e puntualizzando le modalità più idonee di erogazione di tale assegno. Un giusto riconoscimento è stato dato, inoltre, al lavoro di associazioni ed enti (come si può dedurre dalla mia relazione alla proposta di legge n. 3008 presso la Commissione Affari sociali della Camera). All’interno delle ultime assemblee del Cgie, che si sono svolte a Roma nel luglio scorso e nel mese di novembre 2007, nelle varie articolazioni in cui si sono svolti i lavori, sono stati prodotti utili materiali e il lavoro di Maria Rosa Arona, presidente della Commissione Affari sociali del Cgie, è stato riconosciuto. La proposta di legge n. 3008 recante ´Disposizioni per l’erogazione di un assegno di solidarietà ai cittadini italiani anziani emigrati residenti all’estero´ è stata presentata con aggiornamenti e precisazioni importanti rispetto a precedenti formulazioni proprio sulla base delle urgenze e dei ragionamenti posti all’interno del Cgie. Tale considerazione, così come il protagonismo indiscusso di Comites, Cgie, patronati e anche associazioni ed enti è stato valorizzato nella relazione che accompagna il testo di legge, firmato da me, da Ricardo Antonio Merlo e poi, a seguire, da tutti gli altri deputati eletti all’estero dell’Unione e da altri significativi deputati e deputate del centro-sinistra. "Come si può constatare dai fatti – ribadisce la Parlamentare - ho seguito sempre la via dell’unità. Mi si permetta di ricordare, questo sì, che ho lottato e lotto quotidianamente per l’assegnazione dell’assegno di solidarietà da molto prima di essere stata eletta parlamentare. Quando viene detto che la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato, nella seduta del 28 novembre 2007, la proposta come testo base per la discussione, viene usata la corretta formula parlamentare che, per semplificare, adotta il cognome del primo firmatario, e questa è la prassi seguita sempre per tutte le proposte e i disegni di legge sia alla Camera dei deputati che al Senato, senza nulla togliere a tutti gli altri firmatari che, nel nostro caso, sono oltre a me, Merlo, Franceschini, Sereni, Fedi, Bucchino, Narducci, Farina, Lucà, Zanotti, Trupia, Astore, Burtone, Grassi e Sanna. Ho voluto essere precisa e riportare i nomi di tutti i firmatari perché le scelte prese ed i fatti parlano da soli e dimostrano in modo incontrovertibile quanto sia stata praticata l’unità e non le frammentazioni o le contrapposizioni. "La via maestra seguita – prosegue – risulta essere quella dell’unione di tutte le forze e di tutti i soggetti interessati. Anzi, dirò di più, noi tutti ci auguriamo che tale testo possa essere approvato in Commissione, prima, e in Aula, poi, dal maggior numero di parlamentari. Se restiamo solidali e uniti possiamo ottenere un buon risultato". "Per quanto riguarda la posizione di Giuseppe Angeli – precisa la Bafile – faccio presente che, in sua assenza, il deputato del suo gruppo, presente in Commissione Affari sociali, ha preannunciato l’astensione di Alleanza nazionale, perché considera valida solamente l’assegnazione della pensione sociale! A questo proposito è doveroso da parte mia ribadire che chi chiede per i nostri anziani residenti all’estero la pensione sociale sa di avanzare una proposta irrealistica, che non sarà mai approvata. E lo fa a uso meramente propagandistico! Se Angeli (anche lui di orogini abruzzesi ed eletto in Sudamerica, ndr) e Ricardo Merlo fossero stati con me in Commissione Affari sociali, nelle riunioni che si sono svolte, di fronte alla realtà dei fatti, essendo entrambi a conoscenza della drammaticità della situazione dei nostri connazionali indigenti, avrebbero potuto dare un utile sostegno alla causa favorevole all’assegno sociale. "Mi preme sottolineare – aggiunge la Bafile – che nel corso dell’audizione in Commissione Affari sociali sull’assegno di solidarietà sono stati convocati i rappresentanti di tutti i sindacati e dell’Inps. In quella sede istituzionale così importante i rappresentanti dello Spi-Cgil, della Fnp-Cisl, della Uilp-Uil hanno espresso unitariamente il loro appoggio alla proposta di legge n. 3008 e hanno ricordato di aver appena firmato un protocollo unitario in cui viene ribadita l’urgenza sociale di erogare l’assegno di solidarietà agli anziani indigenti residenti all’estero senza rinviare ulteriormente la decisione. Si è trattato di un appello di grande rilevanza politica in quanto è la prima volta che i sindacati dei pensionati si esprimono esplicitamente e congiuntamente su tale emergenza sociale non più rinviabile. Anche il direttore generale dell’Inps, Vittorio Crecco, si è espresso a favore dell’assegno di solidarietà. Più utile, quindi, sarebbe stato che il Presidente di Intercomites Argentina, anziché stilare una lettera con ingiuste e ingiustificate critiche a me, avesse prodotto un’iniziativa unitaria e propulsiva sul tipo di quella messa in campo dai sindacati dei pensionati. Voglio ricordare, infine, che per arrivare al traguardo il cammino è ancora impervio e che le difficoltà non sono state ancora tutte superate. È il momento quindi di non abbandonare le buone sinergie finora messe in campo", conclude la Bafile che a Paglialunga consiglia, anche, di "leggere con attenzione gli atti del seminario che ho promosso alla Camera dei deputati, il 14 giugno 2007, sul tema degli anziani e dei bambini in difficoltà nelle comunità italiane dell’America Latina, per avere una prova definitiva della correttezza del metodo di lavoro da me seguito nel Parlamento italiano e nei rapporti con le istituzioni rappresentative delle nostre collettività".

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