Protesta della Sirentina, mortificate le aree interne

Nuovo Piano Sanitario

07 Marzo 2008   10:19  

di Giuseppe Venta

Presidente Comunità Montana Sirentina

Nell’ambito delle decisioni deliberate dal Consiglio regionale d’Abruzzo nella seduta del 4 marzo u.s., sul nuovo Piano sanitario, che ha ridotto le ASL da sei a quattro, non è stata accolta l’istanza di inserimento dell’Hospice di Fontecchio per malati terminali.

La domanda era stata avanzata dall’Ente Morale Casa Serena Onlus “S. Maria della Pace” alla quale la Comunità Montana e i sindaci dei comuni della Valle Subequana e della media Valle Aterno avevano dato il loro sostegno.

Ancora una volta vengono gravemente mortificate le aspettative delle popolazioni dell’Abruzzo interno.
La scelta del massimo organo collegiale d’Abruzzo è ricaduta sulla costa: infatti è stata approvata una struttura a Torrevecchia Teatina che evidentemente gode di sponsorizzazioni più potenti. Altrimenti non si capisce quale sia stata la logica adottata, visto che l’Hospice di Fontecchio si trova in una fase molto avanza di realizzazione ed è ubicato nell’ambito di un complesso clinico di eccellenza, collegato con il Centro di Medicina dell’Invecchiamento dell’Università Cattolica di Roma, realizzato con fondi privati.

Sembrerebbe che nei nostri territori montani non solo non ci si possa venire a vivere ma neanche a morire; solo perché i politici regionali conoscono queste valli esclusivamente per venire a raccattare voti, senza porre in essere alcuna iniziativa politica di riequilibrio del territorio abruzzese, che al massimo viene enunciata solo con parole di circostanza, ma non nei fatti, nelle varie programmazioni di sviluppo.
Nel ringraziare il consigliere regionale Fabrizio Di Stefano per aver presentato un emendamento sul caso, bocciato dal Consiglio e che non ha potuto evitare lo schiaffo al nostro territorio, questa Comunità Montana insieme ai sindaci minaccia azioni legali contro il P.S.R.


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