Province vicino al dissesto finanziario, UPI lo sottolinea alla Corte dei Conti

22 Novembre 2012   06:27  

Su 74 Province monitorate dall'Upi, solo 21 dichiarano di potere garantire equilibri di bilancio per il 2013, prefigurando un disavanzo di quasi 300 milioni di euro. Quanto al patto di stabilità, sono solo 10 le Province che gia' oggi possono affermare con certezza di poter garantire gli obiettivi di patto di stabilità interno. In questo caso lo sforamento stimato nelle 64 province è di 690 milioni di euro.

Questi i dati presentati dal Presidente dell'Upi, Antonio Saitta, e dal Vice Presidente dell'Upi, Angelo Vaccarezza, nel corso dell'incontro con il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino. "Quando diciamo che non siamo in grado di sostenere il taglio di 1,2 miliardi di euro per il 2013 non facciamo facile allarmismo - sottolinea Saitta.

"I dati raccolti nel monitoraggio - aggiunge - dimostrano con chiarezza che le nostre richieste sono fondate. E che, se non cambiano i numeri, ci apprestiamo ad avviare il riordino delle Province con bilanci al dissesto". "Non abbiamo risorse per finanziare le nostre funzioni - ha ribadito ai giudici contabili il Vice Presidente Vaccarezza - e non siamo piu' in grado di assicurare servizi alle comunità.

Paradossalmente poi - ha aggiunto - i criteri adottati per attuare il taglio vanno a incidere con maggiore crudezza su quelle Province che hanno fatto un'operazione delle spese del personale o che non hanno affidato all'esterno servizi". "I tagli - ha detto Saitta - devono essere dimezzati, perchè così non siamo in grado di sostenerli. Se non si faranno modifiche alla Legge di Stabilità lo sforamento del patto delle Province avra' un impatto disastroso sull'intero complesso della finanza pubblica".


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