Pugno duro della Asl di Pescara contro gli assenteisti: licenziati due impiegati

Uno dei due è inoltre indagato per truffa aggravata

18 Aprile 2014   11:49  

Prosegue la crociata che il direttore generale della Asl di Pescara Claudio D'Amario sembra aver lanciato nei confronti degli assenteisti presenti nell'azienda sanitaria.

La direzione ha evidentemente deciso di ricorrere alle maniere forti e, dopo aver predisposto controlli a campione, ha di recente provveduto al licenziamento di due impiegati, una donna con ruolo di supporto amministrativo del centro di Pescara sud in via Pesaro ed un assistente amministrativo impiegato a medicina di base finito sotto processo per truffa aggravata.

La donna, a quanto risulta, sarebbe rea di aver timbrato, nel periodo di tempo compreso tra dicembre 2013 e febbraio 2014, per ben 52 volte il cartellino in una sede differente da quella di via Pesaro dove era effettivamente impiegata poiché più vicina alla sua residenza, per cui si sarebbe andata a configurare "una falsa attestazione della presenza in servizio".

L'assistente amministrativo, invece, è finito sotto inchiesta con accusa di truffa aggravata poiché nell'arco di due mesi non si sarebbe recato al lavoro per complessive 30 ore e 10 minuti, attestando però falsamente la sua presenza in ufficio tramite l'inserimento della scheda magnetica nella macchinetta segnatempo sia eseguendo timbrature fittizie. In questo caso, le indagini sono scattate dopo una segnalazione anonima.


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