Qualità della vita, Mascia: "Non siamo Scampia". Consigliere campano replica, ed è polemica

03 Gennaio 2012   23:29  

E' polemica a distanza tra il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia e Gennaro Salvatore, consigliere regionale in Campania, dopo che il primo cittadino del capoluogo adriatico, commentando i risultati dell'indagine del quotidiano ItaliaOggi sulla qualità della vita delle città italiane, aveva spiegato che "Pescara non è Scampia e non è il Bronx".

"Vogliamo 'ringraziare' il sindaco di Pescara, davvero un signore, per aver additato il quartiere di Scampia quale sfolgorante esempio di contesto sociale votato a omicidi, stupri, rapine e truffe" dice il capogruppo di "Caldoro Presidente" in Consiglio regionale.

"Ritengo inaccettabile il quadro dipinto da ItaliaOggi e dall'Università La Sapienza che, peraltro, non sappiamo neanche dove abbiano pescato i dati di rilevamento per poi trarre conclusioni che ritengo danneggino in modo grave l'immagine e l'economia della nostra città" aveva detto a caldo il sindaco Mascia dopo la pubblicazione dell'indagine; uno studio in effetti discutibile e che ha destato non poche polemiche anche in altre città.

All'Aquila ad esempio, ci si è chiesto come mai, nonostante il terremoto e il dramma socio-economico che ne consegue, e tutt'altro che sopito, la città sia risultata prima in Abruzzo per qualità della vita e a metà classifica a livello nazionale (il servizio di Abruzzo24ore.tv).

"Pescara non è una città di omicidi, rapine, truffe, non è una città di 'violenze sessuali', ma oggi è una città sicura, in continua crescita, eppure ancora a misura d'uomo, dove c'è un elevato livello di controllo e di prevenzione-repressione dei reati e della microcriminalità grazie all'azione costante delle Forze dell'Ordine" aveva aggiunto Mascia, ricordando i dati forniti lo scorso 30 dicembre dal questore Passamonti "che hanno tracciato un quadro ben diverso, e ritengo ben più veritiero della nostra città e della sua provincia. In particolare il questore stesso ha sottolineato come nel 2011 il numero dei reati abbia fatto registrare un netto calo, con una flessione del 2,45 per cento rispetto al 2010, smentendo in maniera netta un presunto calo di quattro posizioni di Pescara come qualità della vita".

Irritata la replica del consigliere campano: "Comprendiamo che il primo cittadino di Pescara possa non condividere le valutazioni dei ricercatori della Sapienza, ma davvero non si capisce il bisogno di dover rivoltare il coltello nella piaga di un quartiere che, come sottoscriveva in un suo saggio Giorgio Bocca, libero pensatore mai tenero nei confronti di Napoli e del Sud, ricordò che 'Napoli siamo noi' sottolineando nella copertina del suo libro il 'dramma di una città nell'indifferenza dell'Italia'. Un dramma che non è solo di un rione o di una città ma che rischia, per via dell'indifferenza o peggio di certo inutile malanimo, di trascinare con sè l'intero Paese. Peccato che nel 2012 c'è ancora chi non lo comprende. Va da sè che almeno noi le maniche continueremo a rimboccarcele con un ottimismo che saprà andare ben oltre certe infelici sortite o inspiegabili cadute di stile".


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