Quattromila studenti in piazza contro il decreto Gelmini

Il corteo ha anticipato lo sciopero nazionale del 30

28 Ottobre 2008   18:04  

Stamattina un corteo di 4 mila studenti delle scuole superiori di Pescara ha invaso le strade del centro città per protestare contro il decreto Gelmini. “Più si taglia più si raglia”, “Il sapere non è una merce”, “Non siamo dei cretini fermiamo la Gelmini”, “Più laureati meno soldati”, sono solo alcuni degli slogan riportati sugli striscioni che hanno animato la manifestazione, insieme alle note di Rino Gaetano, di Daniele Silvestri e De Gregori. La protesta di oggi ha interessato diverse città italiane e anticipato lo sciopero nazionale in programma per giovedì 30 ottobre. “Protestiamo contro i tagli alla scuola - ha detto una studentessa del liceo B. Spaventa di Città Sant’Angelo – perché ne vale del nostro futuro”. “Invece di tagliare fondi all’istruzione - ha aggiunto un’altra ragazza – lo stato potrebbe cominciare a diminuire gli stipendi di deputati e calciatori”. Nell'euforia generale che accomuna in questi giorni gli studenti di tutta Italia, pronti ad andare avanti con manifestazioni, cortei e le ormai note "occupazioni", si nota anche un leggero pessimismo dovuto forse alla paura di scontrarsi con uno Stato sordo alle loro richieste. "Sono certa che non ci sarà nessun cambiamento - ha detto una studentessa - ma noi siamo contrari alla riforma, non è giusto che questi tagli vengano fatti e continueremo a farci sentire e a protestare finchè qualcuno non si deciderà ad ascoltarci".

VT

 

QUATTROMILA STUDENTI SFILANO CONTRO LA GELMINI

Un corteo colorato, allegro e pacifico di quasi 4 mila studenti delle scuole superiori ha attraversato le vie della citta' di Pescara per protestare contro la riforma Gelmini. "Il sapere non si vende", "non siamo dei cretini fermiamo la Gelmini", "piu' si taglia piu' si raglia": sono solo alcuni slogan che hanno animato la manifestazione. Ad accompagnare gli studenti tanta musica: le note di "Bella ciao", di "La storia siamo noi" di De Gregori e di Daniele Silvestri. Non sono mancate le bandiere della pace. Uno degli organizzatori ha sottolineato che si tratta di una manifestazione apartitica "perche' - ha spiegato- e' un problema culturale". "I tagli indiscriminati senza un progetto didattico dietro, impedisce di formare uno spririto critico e quindi di formare cittadini". Gli studenti dunque pensano al loro futuro e attraversando le vie citttadine cantano "ma il cielo e' sempre piu' blu".

 

Gli studenti contro la Gelmini, manifestazioni a L'Aquila

Università, prosegue la mobilitazione. Ieri in 5mila in piazza


 


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