RUBA ABITI GRIFFATI DA NEGOZIO DOVE LAVORA, ARRESTATO
Negli ultimi mesi i proprietari di un negozio di abbigliamento di Chieti Scalo (l''Arcadia' di viale Benedetto Croce) avevano notato regolari ammanchi di merce, ed in particolare di capi di abbigliamento 'griffati' e quindi di particolare valore, per cui si erano decisi a chiede aiuto ai carabinieri. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno cosi' organizzato dei servizi di osservazione notando che uno dei commessi arrivava sul posto di lavoro con una borsa a tracolla che, all'uscita, appariva sempre più gonfia.
Quindi, al termine del turno di lavoro di ieri sera, il giovane, D.C., 32enne di Chieti Scalo, è stato fermato e nella sua borsa è stato trovato rinvenuto un paio di pantaloni jeans (un 'pinocchietto' da donna) con ancora il cartellino attaccato riportante i dati commerciali ed il prezzo (199 euro). Durante la successiva perquisizione nella sua abitazione, i carabiiri hanno trovato 31 capi di abbigliamento vari (cravatte, jeans, pantaloni, camice, maglie e giacche) tutti rigorosamente 'griffati' (D&G, Bikkembergs, Dundup, Havana & C., Modus-Group, ecc.) che il giovane, da circa un anno, cioè da quando lavorava in quel negozio, aveva rubato a più riprese creandosi un piccolo 'atelier' fatto in casa.
Considerato che tutti i capi avevano ancora il cartellino originale con tanto di prezzo, è verosimile - secondo gli investigatori - che il commesso avesse avviato una vera attività di vendita al dettaglio ed anche con buon 'successo' di clientela in quanto, dall'inventario effettuato a fine 2007 dalla ditta derubata era emerso un ammanco di merce per oltre 30.000 euro. La nota di colore che inoltre è emersa è che il giovane faceva la vendita anche in periodo di 'saldi'; infatti alcuni capi di abbigliamento riportavano in cartellino con il presso ribassato dalla ditta e che lui, 'per correttezza' non ha cancellato o ritoccato.
Il giovane, dopo aver trascorso la notte in una delle camere di sicurezza della caserma, stamani è stato condotto in Tribunale. Convalidato l'arresto il giovane e' stato rimesso in libertà, accogliendo la richiesta del difensore che ha chiesto i termini consentiti prima del rito direttissimo.
(AGI)
