Raggiro da 30 milioni allo Ial–Cisl, chiamati a deporre Bonanni ed altri big del sindacato

Diciannove persone coinvolte nel processo

07 Maggio 2014   10:33  

Compariranno anche teste eccellenti davanti alla giuria nelle prossime  udienze del processo relativo alla vicenda dello Ial-Cisl Abruzzo, l'ente di formazione che faceva capo al sindacato fallito nel 2012 in seguito a presunte attività fraudolente commesse dagli ex amministratori.

A costoro l'accusa contesta infatti di aver perpetrato un presunto maxi-raggiro da circa 30 milioni di euro, e sulla questione si è già pronunciata anche la Corte dei Conti, condannando quattro tra i vecchi amministratori e dipendenti (Marco Michetti, Francesco Gizzi, Bruno Colombini e Claudio Graziani) ad un risarcimento di 32 milioni di euro.

Nel processo tuttora in corso sono ben 19 le persone coinvolte, accusate di associazione per delinquere, truffa, peculato e riciclaggio per presunti corsi di formazione truccati. La Guardia di Finanza ha da tempo ricostruito tutti i movimenti su cui poggiano le accuse, ma al fine di comprendere bene le dinamiche ed i vari ruoli le difese hanno deciso di convocare per deporre il segretario nazionale Cisl Raffaele Bonanni ed altri esponenti di primo piano del sindacato: il segretario della Cisl Abruzzo Gianni Tiburzi, l'amministratore unico dello Ial nazionale Graziano Trerè e l'ex amministratore dello Ial Puglia Flavio Pedaci.

Quanto alla condanna della Corte dei Conti, i quattro imputati impugneranno tramite i propri legali la sentenza alla sezione d'appello della stessa Corte dei Conti e, probabilmente, chiederanno ancora la sospensione del giudizio contabile in attesa che si definisca quello penale.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore