Rai International 2: Le reazioni di Vespa, Badaloni e di politici co

23 Maggio 2007   11:15  
"Non mi sembra difficile da capire il nuovo pluralismo politico che emerge dal nuovo palinsesto di Rai International. Sono sorpreso e amareggiato. Gli altri programmi trovavano già posto nel palinsesto del canale in altra collocazione oraria". E´ quanto afferma Bruno Vespa nel commentare la riduzione delle messe in onda del suo "Porta a porta". "Se per un decennio - aggiunge Vespa - i precedenti direttori di Rai International hanno trasmesso tutte le serate di ´Porta a Porta´ non lo hanno fatto certo per fare un favore a me. In ogni caso, pur rispettando l´autonomia editoriale di ciascun direttore - conclude il conduttore del programma di RaiUno - ho segnalato il caso al Direttore generale perché venga ripristinata una programmazione di buon senso". Badaloni (nella foto) ha così giustificato la sua decisione: "Rai International è la sintesi dei palinsesti delle tre reti Rai e dunque anche nella scelta degli spazi di approfondimento giornalistico. Deve, quindi, dar conto non soltanto dei programmi in onda su RaiUno. Mi sembra l´Abc del pluralismo. Semmai, era anomala la situazione precedente "Rai International - aggiunge il Direttore di rai International - deve dare conto anche della produzione informativa del Tg1, di RaiDue, RaiTre, di Rai Educational e della redazione dello stesso canale che produce a sua volta un approfondimento, "Italia What". Se devo dare conto della produzione complessiva della Rai non posso dare quattro serate a Vespa. Tutto qui - conclude Badaloni - Non mi sembra difficile da capire". Pieno sostegno alle scelte di Badaloni viene dal senatore ulivista Claudio Micheloni, abruzzese eletto in Europa: "La sua decisione è positiva e non è per niente un taglio ai danni di Vespa. Piuttosto è il segno che il direttore di Rai International sta facendo sul serio il suo lavoro con contatti con gli italiani all´estero. E´ ora che si prenda atto del fatto che gli italiani all´estero sono una comunità di pensatori adulti che ha diritto a una informazione più ampia". Sul risentimento di Vespa, Micheloni aggiunge: "Sono sorpreso che il conduttore di una trasmissione che monopolizza per quattro sere a settimana il palinsesto di Rai international si senta discriminato. Ora mi auguro che la scelta della puntata di ´Porta a porta´ settimanale che verrà mandata in onda sia oculata, perché non è interessante far vedere al mondo una trasmissione che si erge a livello della Cassazione e decide sui processi in corso". Solidarietà a Vespa viene, invece, dal centro-destra: "Il taglio di ´Porta a Porta´ sostituite dai programmi di Floris, Santoro e la Dandini, sancisce formalmente e ufficialmente la svolta a sinistra del servizio pubblico - sostiene Giorgio Lainati (Fi) - Le nostre denunce sull´occupazione militare della Rai da parte dei cattocomunisti prodiani trovano continue conferme in scelte come questa fatta dall´ex presidente di sinistra della Regione Lazio, Badaloni, che ha preferito rispetto a una equilibrata e corretta informazione, da tutti riconosciuta da 12 anni a Vespa, la faziosità e la partigianeria di conduttori politici militanti della sinistra come Michele Santoro. "A pochi giorni dalla defenestrazione del consigliere Rai Angelo Maria Petroni l´arroganza e la protervia di Prodi e dei suoi sodali diventa sempre più soffocante per la libertà di informazione e l´indispensabile pluralismo delle voci, confermando la deriva illiberale delle forze della sinistra e dei neocomunisti che si avviano a essere sempre più regime". Il parlamentare abruzzese Rodolfo De Laurentiis, componente della commissione di Vigilanza Rai per l´Udc, si dice non convinto affatto del nuovo palinsesto di Badaloni. "Non mi sembra che le scelte adottate siano dettate dall´idea di rafforzare il pluralismo - pensa De Laurentiis - bensì da un tentativo di riequilibrarlo a favore ovviamente della maggioranza di sinistra. Di scelte importanti come queste e´ bene che si occupi direttamente il Cda della Rai, anche per evitare di far crescere la confusione che è già troppa in azienda. Aspettiamo che la commissione di Vigilanza sia messa al corrente dei criteri e delle scelte adottate da Badaloni". Alessio Butti, capogruppo di An in Vigilanza Rai, dice che Badaloni ha operato "un taglio ´ad personam´ ai danni di Vespa, che tra l´altro non ha bisogno di avvocati difensori. ´Porta a porta´ la più bipartisan della Rai e il fatto che il direttore di Rai international cerchi di giustificare questa sua azione, che sa di pulizia etnica e che prosegue quello che Padoa-Schioppa ha iniziato in Rai, la dice lunga sul pluralismo in tv. Da un giornalista militante - conclude Butti - che è stato politico militante e presidente per l´Ulivo della Regione Lazio, non ci si poteva aspettare altro. E´ anche per questo che da tempo chiedo il divieto per i giornalisti che scendono in campo di tornare a esercitare".

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