Ranghelli, dimissioni in bilico

Crisi Spoltore

16 Aprile 2009   12:41  

Dimissioni si, ma non irrevocabili. Questa mattina a Spoltore in una accesa ed affollata conferenza stampa (aperta con un ricordo per le vittime del terremoto), Franco Ranghelli ha confermato e allo stesso tempo ufficializzato la sua decisione a causa della bocciatura del bilancio di previsione del 2009 dello scorso 7 aprile. Ranghelli non ha nascosto la delusione, dicendosi però pronto (entro i venti giorni in cui dovrà confermare o meno le dimissioni) a tornare indietro qualora ci fosse un gesto di responsabilità generale: "Quando due consiglieri di maggioranza si astengono e quattro votano contro il bilancio, il primo cittadino non può far altro che prendere atto di una situazione e dimettersi. Dispiace vedere come ancora una volta la politica abbia preso il sopravvento sulla responsabilità e sul buon governo. Se ci sono delle diatribe nel Pd fra ex Ds ed esponenti della Margherita, queste diatribe devono essere risolte all'interno del partito. Noi - ha detto ancora l'ex primo cittadino di Spoltore, terza città della provincia per numero di residenti - dobbiamo pensare a governare per il bene dei cittadini, e il bilancio che avevamo portato in consiglio era un buon bilancio che aveva fra i punti principali anche lo stanziamento di 400 mila euro per la costruzione di una nuova scuola media". Ma la porta rimane aperta per un eventuale ripensamento: "Valuterò in questi venti giorni. Se vedrò una nuova coesione nella maggioranza, poi tornare anche sui miei passi, ma ripeto che sarà necessario che la politica faccia un passo indietro nell'interesse dei cittadini che con il nuovo bilancio non avrebbero pagato un solo euro in più". Alla conferenza stampa di palazzo di Città era presente anche l'ex presidente del Consiglio Regionale d'Abruzzo Marino Roselli che fu tra i maggiori sponsor nelle ultime elezioni di Ranghelli.

 


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