Rapagnà (MIA CASA), no a vendita si al riscatto edilizia residenziale pubblica

31 Gennaio 2014   12:45  

La maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale ed i Consiglieri Venturoni, Sospiri e Menna, hanno presentato un Disegno di Legge con il quale, per risanare il bilancio finanziario delle ATER in condizioni di grave deficit, si propone la vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica utilizzando l'80% degli eventuali proventi, mentre la parte “residua”, pari ad almeno il 20%, viene destinato alla realizzazione di programmi di riqualificazione e incremento del patrimonio abitativo pubblico, il che è tutto l'opposto di quanto si dovrebbe fare, nel rispetto delle leggi vigenti.

Il Mia Casa d'Abruzzo è fortemente contraria a tale proposta di “vendita” generalizzata a prezzi del mercato speculativo immobiliare e rilancia, invece la propria “Proposta di Legge” per il ripristino del riscatto graduale e sociale con la quale si “riconosce” agli Inquilini ed Assegnatari abruzzesi aventi titolo e diritto la possibilità volontaria di accedere alla proprietà delle loro attuali ed uniche abitazioni, costruite con il contributo GESCAL dei lavoratori dipendenti e già totalmente “ripagate” con il versamento dei canoni di locazione e le migliorie effettuate a proprie spese.

Non è certo responsabilità degli Inquilini e degli Assegnatari se le ATER abruzzesi si trovano in una fase di pre-dissesto e versano in gravi difficoltà economica e finanziaria, e non è politicamente ammissibile che il Consiglio regionale possa assumere, in zona Cesarini e in un contesto di “prorogatio” delle sue funzioni, una iniziativa legislativa “non opportuna” come è questa del Disegno di Legge n. 612/2014 già urgentemente presentata in 2^ Commissione, tra l'altro, in deroga ai prescritti regimi normativi.

Il Mia Casa d'Abruzzo chiede invece da oltre 4 anni al Consiglio regionale di approvare una Legge per la “ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” degli alloggi danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009 ed una Legge per il “ripristino” del riscatto graduale degli alloggi ex-GESCAL e di Edilizia Residenziale Pubblica.
Si tratta, questa si, della necessità ed urgenza di indirizzare, regolamentare e accelerare gli interventi necessari a garantire, trascorsi ormai 4 anni e 10 mesi dal terremoto e nei tempi più brevi possibili, il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma, poiché sino ad ora nulla è stato fatto dai “soggetti attuatori” per la ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E e per la loro messa in sicurezza sismica.

E' “incredibile” che il Provveditorato alle Opere Pubbliche, l'ATER Regionale e il Comune dell'Aquila non abbiano ancora aperto alcun cantiere per la ricostruzione delle Case E, pur in presenza delle Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15.9.2009, n. 3805 del 3.9.2009 e 3808 del 15.9.2009 e nonostante e Decreti n. 23 del 15.11.2010 e n. 62 del 25.5.2011 emanati dal Commissario delegato alla ricostruzione Dott. Gianni Chiodi.
E' “scandaloso e inaccettabile” che al 31 dicembre 2013 siano rimasti ancora inutilizzati la maggior parte dei 150 milioni di euro stanziati e assegnati per la ricostruzione e il consolidamento sismico degli alloggi pubblici di proprietà dell'ATER e del Comune dell'Aquila, mentre tutti i più importanti complessi residenziali pubblici e misti siti nel Centro Storico, nei Quartieri della Città dell'Aquila e nelle Frazioni, sono stati “abbandonati” al degrado.

Per questo il Mia Casa d'Abruzzo “denuncerà” la grave situazione della emergenza abitativa e presenterà le proprie proposte ed iniziative, nel corso di una Conferenza Stampa che verrà convocata nei prossimi giorni a Pescara, prima della prossima seduta “invernale” del Consiglio regionale.


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