Rapporto Bankitalia: l'edilizia in Abruzzo regge grazie alla ricostruzione

21 Novembre 2012   18:40  

"Grazie all'impulso positivo proveniente dalle attivita' di ricostruzione post-sisma a L'Aquila, la flessione dei livelli di attivita' nell'edilizia, in Abruzzo, e' risultata nel complesso piu' contenuta di quella registrata a livello nazionale".

Si legge nel dossier sull'economia abruzzese elaborato dalla Banca d'Italia e contenente l'aggiornamento congiunturale. Il dato viene messo in evidenza nel capitolo che riguarda "le costruzioni e il mercato immobiliare" che in tutta la regione ha fatto registrare un meno 2 per cento nei primi sei mesi dell'anno, a fronte di un circa meno 9 per cento a livello nazionale (fonte Cresa).

Negli utlimi dodici mesi, prosegue il documento, e' stata sostanzialmente portata a conclusione la sistemazione degli edifici privati meno danneggiati, nell'area investita dal sisma ha preso avvio la ricostruzione degli immobili maggiormente lesionati (codice E).

In base ai dati del commissartio per la ricostruzione, le domande ammesse al contributo pubblico per la sistemazione di tale tipologia di immobili sono piu' che raddoppiate rispetto alla fine del 2011.

Per quanto riguarda il numero delle imprese del settore, nel capoluogo aquilano il dato e' rimasto sostanzialmente stazionario (sono 5.201), dopo la forte crescita registrata nei anni scorsi (prima del terremoto erano 4.500 imprese).

Nel resto della regione, invece, le imprese edili sono passate da 20.465 a 20.149.

I bandi per le opere pubbliche sono diminuiti molto in questa zona, contrariamente a quanto era avvenuto fino alla fine del 2011 sempre per effetto del sisma.

In questa provincia, pur essendo aumentate del 60 per cento le ore di Cassa integrazione, la lievitazione del numero di ore di cassa integrazione non si e' verificata nel settore dell'edilizia, grazie alla ricostruzione.

 


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