Rassegne in Svezia, Spagna e Polonia con i film dell´Istituto ci

28 Marzo 2007   18:44  
Provengono dai preziosi archivi della cineteca dell’Istituto cinematografico dell’Aquila, fondato da Gabriele Lucci, i capolavori del cinema italiano destinati a importanti eventi culturali che si svolgeranno nelle prossime settimane in Svezia, Spagna e Polonia. A fine marzo, infatti, si terrà a Stoccolma, grazie ad una collaborazione con Cinematek svenska, Film institutet Stockholm e l’Istituto italiano di cultura, una retrospettiva su Michelangelo Antonioni (nella foto). In aprile, inoltre, altre pellicole saranno presenti nella capitale spagnola, in occasione d’una rassegna “Faust nel cinema”, organizzata dalla Filmoteca espanola, con l’Orchesta nazionale e il Goethe institut di Madrid. Infine, a Cracovia nel prestigioso Stary teatr per il festival “Re_wizje/antyk”, che dedicherà un particolare spazio alla figura di Pierpaolo Pasolini. La Cineteca dell’Aquila è uno dei centri italiani d’eccellenza per la conservazione e la tutela del patrimonio cinematografico in pellicola, il quinto per importanza e consistenza. Nata nel 2001, vanta oggi un patrimonio di 1.500 capolavori in catalogo, restaurati e salvaguardati nella loro integrità, mantenuti in ambienti rigorosamente climatizzati per garantirne la conservazione e, a richiesta, messi a disposizione di enti o associazioni per eventi culturali di rilievo in tutto il mondo. Tra i grandi autori presenti si trovano i nomi dei maestri del cinema mondiale, tra i quali Ejzenstein, Chaplin Keaton, De Sica, Hitchcock, Pasolini, Bergman, Fellini, Truffaut, Visconti, Antonioni solo per citarne alcuni. Tra i pezzi unici alcune introvabili pellicole del cinema muto, ma anche inediti documentari d’autore. Un personale specializzato analizza le pellicole e le sottopone periodicamente a trattamenti speciali. Ogni film ha una propria scheda artistica e d’anamnesi fisico-chimica, sempre aggiornata negli archivi elettronici dell’Istituto. L’attività di restauro strutturale, svolta d’intesa con professionisti del settore e con avanzate tecnologie, tende a preservare le opere a rischio d’estinzione, per tutelare la memoria del cinema come bene storico e culturale. Il cinema italiano ha sofferto, nel corso degli anni passati, di un’endemica dispersione del suo patrimonio, che le cineteche hanno oggi il compito d’arginare con operazioni di recupero e tutela. Con un’opera assidua e qualificata l’Istituto cinematografico dell’Aquila sta svolgendo questo lavoro, che è valso alla sua Cineteca il riconoscimento di “Archivio d’interesse culturale” da parte del Ministero per i Beni culturali, il quale ha sottoposto a vincolo l’importante patrimonio. Augusto De Rosa

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