Provengono dai preziosi archivi della cineteca dellIstituto cinematografico dellAquila, fondato da Gabriele Lucci, i capolavori del cinema italiano destinati a importanti eventi culturali che si svolgeranno nelle prossime settimane in Svezia, Spagna e Polonia. A fine marzo, infatti, si terrà a Stoccolma, grazie ad una collaborazione con Cinematek svenska, Film institutet Stockholm e lIstituto italiano di cultura, una retrospettiva su Michelangelo Antonioni (nella foto). In aprile, inoltre, altre pellicole saranno presenti nella capitale spagnola, in occasione duna rassegna Faust nel cinema, organizzata dalla Filmoteca espanola, con lOrchesta nazionale e il Goethe institut di Madrid. Infine, a Cracovia nel prestigioso Stary teatr per il festival Re_wizje/antyk, che dedicherà un particolare spazio alla figura di Pierpaolo Pasolini.
La Cineteca dellAquila è uno dei centri italiani deccellenza per la conservazione e la tutela del patrimonio cinematografico in pellicola, il quinto per importanza e consistenza. Nata nel 2001, vanta oggi un patrimonio di 1.500 capolavori in catalogo, restaurati e salvaguardati nella loro integrità, mantenuti in ambienti rigorosamente climatizzati per garantirne la conservazione e, a richiesta, messi a disposizione di enti o associazioni per eventi culturali di rilievo in tutto il mondo.
Tra i grandi autori presenti si trovano i nomi dei maestri del cinema mondiale, tra i quali Ejzenstein, Chaplin Keaton, De Sica, Hitchcock, Pasolini, Bergman, Fellini, Truffaut, Visconti, Antonioni solo per citarne alcuni. Tra i pezzi unici alcune introvabili pellicole del cinema muto, ma anche inediti documentari dautore.
Un personale specializzato analizza le pellicole e le sottopone periodicamente a trattamenti speciali. Ogni film ha una propria scheda artistica e danamnesi fisico-chimica, sempre aggiornata negli archivi elettronici dellIstituto. Lattività di restauro strutturale, svolta dintesa con professionisti del settore e con avanzate tecnologie, tende a preservare le opere a rischio destinzione, per tutelare la memoria del cinema come bene storico e culturale.
Il cinema italiano ha sofferto, nel corso degli anni passati, di unendemica dispersione del suo patrimonio, che le cineteche hanno oggi il compito darginare con operazioni di recupero e tutela. Con unopera assidua e qualificata lIstituto cinematografico dellAquila sta svolgendo questo lavoro, che è valso alla sua Cineteca il riconoscimento di Archivio dinteresse culturale da parte del Ministero per i Beni culturali, il quale ha sottoposto a vincolo limportante patrimonio.
Augusto De Rosa
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