''Redditi del Governo? Fuori i dati anche dei nostri amministratori locali''

22 Febbraio 2012   12:55  

Una sollecitazione senz'altro condivisibile di Giovanni Natale, del Comitato Trasparenza e Legalità: ''Oggi finalmente, e per la prima volta, riusciamo a conoscere i redditi dei nostri governanti e ministri, inoltre in parlamento il 25% sta pubblicando i propri redditi e patrimoni.

A questo punto sarebbe ora che anche i nostri amministratori locali si decidessero ad adottare l'APEN su cui da due anni stiamo dando battaglia con la nostra proposta radicale.

Purtroppo a Popoli è stata affossata per due anni in una commissione apposita che non ha prodotto nulla. Come ebbe a dire Emma Bonino in Parlamento, l'APEN tutti la vogliono ma poi nessuno la vota e la rende leggibile online, per consentire ai cittadini di vedere i dati.

Alcuni esempi a noi vicini, Pescara l'ha deliberata in statuto, ma non l'applica, la Provincia di Pescara l'ha deliberata all'unanimità e non l'applica, la Regione l'applica parzialmente. Torre de' Passeri, Sulmona e Pratola, le abbiamo sollecitate e non hanno manco risposto.

Infine c'è un esempio particolare, quello di Tocco Casauria che l'aveva deliberata e statuita ma con il recente cambio amministrativo addirittura è tornata indietro rendendo ciò che prima era obbligatorio, facoltativo.

Come se agli italiani dicessero le tasse sono facoltative, figuriamoci chi le pagherebbe. In conclusione il bilancio è negativo al momento, ma i fatti e le nuove esigenze di moralità amministrativa richiedono a voce alta ormai la trasparenza come Diritto e non più come favore.

Percio' non sarebbe male se queste amministrazioni, da Popoli a noi vicina, alle altre sopra citate, si adeguassero alla nuova ventata di rinnovamento di cui abbiamo bisogno, prima che si abbatta su di loro l'antipolitica.

Quindi facciamo appello a tutti gli amministratori di adottare finalmente l'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati, affinché i cittadini possano conoscere, compensi, rediti, patrimoni dei loro amministratori ed aiutarli a restare integri nella loro attività di servizio, senza indurre invece sospetti sul loro operato.

Come nota conclusiva ci piace ricordare anche il Codice di Responsabilità di cui si è dotato il Pd sin da Marzo del 2011 e su cui nel prossimo marzo, terrà anche un Convegno a Roma con Bersani, a cui abbiamo scritto. Esso, senza alcun equivoco, impegna tutti gli amministratori del PD ad adottare l'APEN, cosa che invece nei fatti non pare sia accaduto o stia accadendo.

Nonostante anche Vendola ne abbia fatto un cavallo di battaglia per la sua elezione a Presidente della Puglia e lo stesso Di Pietro, ne parli sempre. Quindi siamo qui a ricordarlo a tutti, e abbiamo anche scritto a questi segretari nazionali di Partito. Chiediamo percio' coerenza ai nostri amministratori. A Popoli anche la Lista Progetto Comune ne aveva fatto un cavallo di battaglia elettorale. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, se si uscirà dal silenzio imbarazzante in tutti i sensi".


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