Referendum, i comitati rivendicano il loro ruolo: "La vittoria è nostra e di tutti gli italiani"

15 Giugno 2011   17:48  

Il Comitato provinciale referendario "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" esprime grande soddisfazione per l'esito del voto di domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011.

"Le alte percentuali di votanti a livello nazionale e la schiacciante vittoria dei Sì dimostra che i cittadini italiani hanno voglia e bisogno di partecipare alla vita politica italiana e ribadiscono che sui beni comuni come l'acqua, la salute, l'ambiente e la vita non si possono imporre scelte non condivise. E' stata una vittoria della società civile, delle tante associazioni e dei tanti comitati sorti spontaneamente in tutta Italia, è stata una vittoria della democrazia! Ha vinto l'idea di una lunga campagna referendaria portata avanti dal basso, partecipata, trasparente ed innovativa, che ha battuto anche il silenzio dei grandi mezzi di informazione sui comitati promotori, arrivando direttamente al cuore delle persone."

"Da oggi sull'acqua si cambia!" così continua il comitato. "Le donne e gli uomini di questo Paese hanno detto con meravigliosa chiarezza che un altro mondo è possibile, che la gestione dell'acqua dev'essere ripubblicizzata, che i beni comuni devono essere difesi, che un'altra democrazia è necessaria. Questo limpido voto dice anche quali dovranno essere i prossimi passi. L'abrogazione del famigerato decreto Ronchi richiede una nuova normativa."

"Dal 2007, continua il comitato, è depositata in parlamento una legge d'iniziativa popolare, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua con oltre 400.000 firme: dev'essere immediata portata alla discussione ampia e partecipativa delle istituzioni e della società. L'abrogazione dei profitti dall'acqua richiede l'immediata riduzione delle tariffe pagate dai cittadini, nonché la convocazione, ATO per ATO, di assemblee territoriali che definiscano tempi e modi della ripubblicizzazione del servizio idrico in ogni territorio."

"A livello provinciale il dato è molto positivo. La percentuale dei votanti in Provincia dell'Aquila si attesta sul 54,27%, in linea con la media nazionale, con L'Aquila città che tocca l'affluenza del 54,8% nonostante tutte le difficoltà logistiche* nel raggiungimento dei seggi causate dagli spostamenti della popolazione dopo il sisma del 6 aprile. Avezzano ha visto un'affluenza leggermente inferiore (54,37), mentre a Sulmona, dove sulle tematiche dell'acqua si lavora da anni, la percentuale sfiora un buon 57%.

In diversi comuni sopra i 500 abitanti (Alfedena, Campo di Giove, Canistro, Castel del Monte, Goriano Sicoli, Ortucchio, Pacentro, Pereto, Prata D'Ansidonia, Poggio Picenze, San Demetrio, Scoppito, Vittorito) affluenza sopra il 60%. Curiosi i dati di Civitella Alfedena e di Scontrone dove l'affluenza supera il 70%. Come comitato provinciale non possiamo che ritenerci soddisfatti per il lavoro svolto e per i risultati raggiunti. In una provincia segnata dal terremoto e dalla crisi economica e lavorativa questo risultato può rappresentare l'inizio di un cambiamento per la rinascita del territorio, l'emergere di una nuova base sociale che può riprendere in mano le sorti della provincia."

"Un ringraziamento doveroso va ai tanti cittadini e cittadine che, a livello provinciale, si sono battuti ed impegnati per questo straordinario risultato; va alle associazioni, ai movimenti, alle organizzazioni politiche e sindacali che hanno scelto il percorso del nostro comitato unitario, rinunciando ai personalismi per la scelta di un lavoro comune; infine un ringraziamento particolare alla Camera del Lavoro provinciale CGIL per il supporto logistico che ci ha fornito fin dagli inizi della campagna referendaria."

Francesco Marola, Riccardo Verrocchi
Comitato referendario “2 Si per l'acqua bene comune” della provincia dell'Aquila


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