Regione, è scontro sul bilancio. Opposizione: zero prospettive

Tasse, approvata risoluzione: Abruzzo come Umbria

28 Dicembre 2010   18:13  

ULTIM'ORA - 19.45 Il Consiglio regionale ha approvato, senza i voti di Futuro e libertà, il Documento di programmazione economico-finanziario.
I lavori proseguiranno domani con l'esame degli altri provvedimenti finanziari per il 2011.

La lunga giornata all'Emiciclo si è aperta stamani con le contestazioni di uno sparuto gruppo di cittadini aquilani che, dopo aver atteso fuori i cancelli, è stato fatto entrare in Aula, dove l'esuberanza di alcuni ha creato momenti di tensione.
Con la seduta di oggi il Consiglio regionale ha iniziato la lunga maratona che porterà l'assemblea ad approvare, verosimilmente non prima del 31 dicembre, i documenti di programmazione economico-finanziari.
Con la maggioranza alle prese con le grane interne rappresentate da Futuro e libertà, e le opposizioni, non disposte a fare sconti alla giunta Chiodi.

L'assemblea si era aperta con l'intervento di Lanfranco Venturoni, tornato oggi in aula da consigliere, dopo che il Gip ha disposto la revoca dell'obbligo di dimora; e con la successiva unanime approvazione di un documento che chiede, per i territori dell'Abruzzo colpiti dal sisma, un trattamento fiscale equiparato a quello di Umbria e Marche.
Prima ancora, era stato il consigliere comunale dell'Aquila Pasquale Corriere a tenere banco, chiedendo, con la solitaria protesta di pacifica e silenziosa occupazione dell'aula consiliare, un maggiore impegno da parte del governo nei confronti del capoluogo colpito dal terremoto. Corriere, haottenuto un incontro con Chiodi e i capigruppo.

Nelle interviste Gianfranco Giuliante (Pdl), Maurizio Acerbo (Prc), Camillo D'Alessandro (Pd).

 

servizio Marco Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio


SCLOCCO (PD): NESSUNA GARANZIA SUL SOCIALE

E' ancora in corso la seduta piu' importante del Consiglio regionale, quella sulla discussione del bilancio 2011. Nel suo intervento, in materia di politiche sociali, la consigliera Marinella Sclocco (Pd) ne ha sottolineato le carenze programmatiche. Dopo aver ringraziato il presidente Chiodi per l'interesse che ha mostrato per le politiche della persona nel suo messaggio di fine anno ne ha poi contestate le affermazioni merito all' attivita' ostruzionistica dell'opposizione. "Per il Partito Democratico in Consiglio Rregionale la referente in materia di sociale sono io, e non ricordo mai di aver solo attaccato scelte a mio avviso sbagliate, oppure criticato e basta un documento come le linee guida per la redazione del Piano Sociale Triennale Regionale . Al contrario il partito democratico in materia e' sempre stato propositivo, si e' rimboccato le maniche, ha lavorato accanto e con le associazioni e le cooperative sociali, coi sindacati, con gli ambiti affinche' chi lavorava a questi documenti li rileggesse criticamente e ne contestualizzasse le scelte che noi ritenevamo sbagliate per il bene della collettivita', delle famiglie che vivono disagi importanti, per il bene delle persone". Cosi' ha esordito nel suo intervento la consigliera Sclocco. Continuando: "Non ci siamo lamentati e basta, non abbiamo solo alzato la voce e puntato il dito contro una maggioranza che disattendeva le aspettative di una regione che registra alti tassi di disagio, disabilita', sofferenza, e carenze di natura socio sanitaria. Al contrario - ha aggiunto - ci siamo sempre operati a fornire indirizzi, abbiamo aperto alla collaborazione abbiamo sottolineato i punti di debolezza di quanto si programmava in materia, per correggerli per il bene della collettivita', appunto della persona. Ho chiesto ed ottenuto la proroga del piano sociale vigente al fine di poterne segnalare le debolezze e correggerne i contenuti del redigendo per il triennio avvenire. Dico ottenuto perche' l'assessore Gatti ha dichiarato a mezzo stampa che mi avrebbe coinvolta ascoltata nelle limature. Ho alzato il mio grido d'allarme per la scarsita' di fondi a disposizione e per il moto di 'involuzione di interesse' nei confronti dell'uomo - persona manifestata dal Governo centrale e automaticamente recepito dai loro regionali". Questo ha contestato la consigliera Sclocco rimarcando la assoluta assenza di riforme, snocciolando il "non fatto" dalla maggioranza attuale: La Legge sulla famiglia, l'Istituzione del Garante per l'infanzia, la Legge Quadro per le Politiche Sociali, la Legge sulla vita indipendente. "Ma in Abruzzo essere riformisti puo' significare anche solo semplicemente applicare quelle gia' esistenti attraverso l'attuazione ad esempio della Legge sull'autorizzazione e l'accreditamento dei servizi sociali, o quella sulla qualita' dei servizi" - prosegue - occorre migliorare l'osservatorio sociale regionale al fine che esso possa fornire dati aggiornati sui bisogni effettivi del nostro territorio, dati utili anzi indispensabili come base reale per stilare un Piano sociale efficiente". In conclusione "sono anche molto preoccupata dai dati della finanziaria che vedono quasi tutte le voci ridotte allo zero e non puo' bastarmi come risposta quella che l'assessore Gatti ha fornito all'intera assise, ovvero che ha previsto finanziamenti europei per coprire le deficienze economiche perviste nel bilancio 2011. Non puo' bastarmi , non puo' bastarci perche' non e' attraverso quei fondi che si possono garantire servizi efficienti e puntuali nel rispetto della dignita' della persona e degli operatori del settore".

LE CRITICHE DELL'API

Non e' possibile un giudizio, nemmeno stringato, sul documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale 2011 - 2013, esaminato, discusso ed approvato nell'unica seduta della Commissione competente del 22 dicembre, tra le ultime spese pre-natalizie, 190 pagine colme di buone intenzioni, sovente contraddette nell'articolazione dei capitoli tematici di spesa. Se appare favolistico l'approccio, ad esempio alla modernizzazione delle istituzioni, oppure alla competitivita' del sistema produttivo, piu' evidenti sono le labilita' e l'inconsistenza progettuale sulle politiche sociali'. Lo ha detto il Capogruppo dell'Api in Consiglio regionale Luigi Milano intervendo oggi nel dibattito sulla legge finanziaria regionale.'La trattazione delle problematiche- ha proseguito Milano- ha uno stile piu' declaratorio che programmatico, piu' idealistico che progettuale. Sembra di trovarsi di fronte a mere affermazioni virtuali, futuristiche, con interventi semplicemente enunciati (a favore dei minori e degli immigrati, per arginare poverta' autentiche e nuove, per favorire l'integrazione sociale dei portatori di handicap, fisici e psichici). Importanza fondamentale viene affidata al Piano Sociale Regionale 2011-2013, ch dovra' essere preso e concretamente redatto: lo sperano tutti i cittadini che fanno fatica a sopravvivere in una societa' sempre piu' efficientista e sempre meno solidale; lo sperano tutti i soggetti del terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali , associazioni di promozione sociale) che portano il peso e la responsabilita' del servizio quotidiano agli ultimo ed ai poveri.La loro prossimita' alla gente e la loro effettiva conoscenza dei bisogni sociali dovrebbero essere maggiormente premiate attraverso un piu' forte inserimento nei luoghi deputati alle scelte economiche, alla distribuzione delle risorse ed alla governance dell'intero sistema.Il Documento finanziario non ne parla.E c'e' il rischio che restino sole parole'.


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