Regione, lauti premi per tutti. La meritocrazia può attendere

Ma la Carpineta annuncia un cambio di rotta

15 Dicembre 2010   07:50  

Sarà ancora un anno di lauti compensi per tutti i dirigenti alla Regione Abruzzo.
La giunta ha approvato un paio di settimane fa la legge che, in ottemperanza a quanto stabilito dal cosiddetto decreto Brunetta in materia di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, adegua il proprio ordinamento ai principi del testo nazionale.
La legge regionale inizierà ora il proprio iter consiliare per approdare all'esame definitivo dell'aula, secondo quando auspicato dall'assessore al Personale Carpineta, entro la fine dell'anno; termine, fra l'altro, indicato dalla stessa legge 150 (decreto Brunetta), che prevede che negli ordinamenti delle regioni che non si adeguino entro il 31 dicembre 2010, si applichino le disposizioni previste dal testo nazionale.

Fra gli scopi del decreto Brunetta anche quello di differenziare la premialità nei confronti dei dirigenti premiando il raggiungimento degli obiettivi.
Principio che, com'è noto, alla Regione Abruzzo non è mai stato applicato negli utlimi anni.
E nonostante ora ci si appresti a mettere in campo una piccola grande rivoluzione, con la legge licenziata dalla giunta sul ciclo delle performance, che aprirà la strada alla legge di riorganizzazione del personale, per quest'anno i dirigenti della Regione avranno riconosciuto ancora il massimo del premio di produttività annuale.

Funziona così. Esiste un fondo x, supponiamo di cento euro. I dirigenti regionali sono dieci. Fino ad oggi - e quest'anno sarà ancora così - ciascun dirigente percepirà dieci: vale a dire l'intera somma complessiva a disposizione divisa in parti uguali per tutti e dieci. Alla fine di ogni anno una commissione valuta l'attività dei singoli dirigenti, ai quali, a metà dell'anno successivo, viene erogato il "premio".

Nelle intenzioni della giunta regionale, in base a quanto previsto dalla legge in esame, dall'anno prossimo il fondo sarà diviso in tre parti: la prima è la cosiddetta fascia massima, alla quale andrà il 15% dell'importo totale (che l'assessore vorrebbe raddoppiare, portandolo al 30%) e sarà assegnata ai dirigenti che otterranno il massimo riconoscimento; la seconda a quelli che avranno un risultato medio e la terza a quelli meno efficienti. L'entità dei riconoscimenti di queste ultime due fasce sarà stabilita in sede di contrattazione sindacale.

I nuovi criteri di valutazione partiranno dal 2011, che sarà l'anno sperimentale; il sistema andrà a regime solo nel 2012.
Per quest'anno, quindi, sarà attribuita ancora la valutazione massima a tutti i dirigenti. Ma nessun equivoco se a metà dell'anno prossimo scopriremo che ancora una volta è stato attribuito il massimo a tutti: si tratterà di quello relativo al 2010. Mentre sarà dal 2012 che il premio sarà differenziato, in base alla valutazione dell'attività dell'anno 2011.

Una nuova rotta sembra intraprendersi anche sul fronte della trasparenza. I dati relativi a retribuzioni e presenze, la cui pubblicazione sul sito internet istituzionale è ferma al mese di marzo, torneranno ad essere resi noti costantemente già dai primi mesi del 2011.

servizio Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo


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