Regolamento ticket sanitari, annunciata battaglia del centrodestra contro regolamento

23 Aprile 2015   14:40  

 I gruppi consiliari di Forza Italia, Abruzzo Futuro e Nuovo Centrodestra, hanno annunciato questa mattina all'Emiciclo una dura battaglia ostruzionistica contro il Regolamento sulla compartecipazione ai ticket per le prestazioni socio-sanitarie, da oggi in discussione in Commissione Sanita'.

Un provvedimento, che secondo i gruppi di centrodestra rischia di distruggere le garanzie sociali per i cittadini-utenti e di mettere in ginocchio le finanze dei Comuni.

"La Regione - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri - non paghera' piu' le rette degli istituti e delle cure connesse alla non autosufficienza, ma solo una quota ipotizzata dell'80 per cento, senza precisare con quale copertura finanziaria.

Il restante costo restera' di competenza dei Comuni che, pero', si troveranno a dover anticipare soldi senza disporre di fondi erogati sulla base di una programmazione.

Il presidente D'Alfonso - ha aggiunto - trascura dunque la prassi secondo cui i Comuni intervengono secondo una programmazione rigida detta sistema sociale integrato, per cui programmano dei piani di zona e chiedono il relativo finanziamento alla Regione o allo Stato per le necessita' individuate.

Appare evidente che il flusso finanziario non puo' essere il contrario e i Comuni non possono vedersi arrivare dagli istituti richieste di pagamento per servizi e prestazioni erogate a non autosufficienti, solo perche' cosi' ha regolamentato la Regione.

Nello stesso tempo e' assurdo che il Comune, le cui scarse risorse non sarebbero in ogni caso in grado di reggere 'l'urto' delle nuove disposizioni, si faccia esattore presso gli utenti e, in caso di insolvenza, le rispettive famiglie.

O sara' la Regione a recuperare i crediti nei confronti dei cittadini?. E con quale autorita' lo fara'?.

Un interrogativo non di poco conto, perche' nello stesso Regolamento, all'articolo 7, si introduce anche il 'prelievo forzoso delle pensioni' e delle indennita' di accompagnamento dei pazienti, costretti al ricovero nelle residenze sanitarie assistite (Rsa)". 

Al pensionato viene lasciato appena il 20 per cento del trattamento minimo pensionistico, per 'piccole spese personali'. Quello che il presidente forse non sa - ha proseguito il capogruppo - e' che, per esempio in gran parte delle Rsa, la retta pagata dal paziente non e' omnicomprensiva e restano a carico del malato spese oltremodo consistenti, per alcuni farmaci non mutuabili e pertanto costosi, per le spese di lavanderia e per quel minimo di assistenza accessoria che il personale interno alle strutture, spesso insufficiente e malgrado la buona volonta', non riesce a garantire.

Costi aggiuntivi che, com'e' facile immaginare e come sarebbe altrettanto facile certificare, vanno ben oltre il 20 per delle pensioni e che finiscono per gravare, di fatto, anche sull'intera famiglia del ricoverato.

Famiglia che, secondo i nuovi criteri Isee, e' ritenuta ricca a prescindere.

Tale ricaduta di costi, come inevitabile, assestera' a numerose famiglie abruzzesi un altro colpo, spingendole sotto la soglia di poverta'".

"I cittadini devono assumere la consapevolezza - ha aggiunto il vice presidente Paolo Gatti - che la rivoluzione dei servizi sociali e sanitari, annunciata dalla maggioranza del presidente D'Alfonso, finora si poggia solo sul mettere le mani in tasca ai cittadini, in questo caso ai piu' deboli.

Perche' di questi temi non se ne e' mai parlato in campagna elettorale?. A oggi di quel programma votato dalla maggioranza degli abruzzesi non c'e' traccia, mentre sono state portate avanti azioni di senso completamente opposto".

Il presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo, invece, ha lanciato un appello agli altri gruppi presenti in Consiglio regionale, "affinche' - ha detto - sostengano questa nostra battaglia.

Se questo Regolamento dovesse essere approvato, infatti, la maggior parte dei Comuni andrebbe in default. E il rischio e' piu' che concreto".

Per il Consigliere Emilio Iampieri, infine, "l'unico interesse della maggioranza di centrosinistra - ha rimarcato - e' uscire dal commissariamento della sanita', cosi' da recuperare risorse per realizzare il progetto del nuovo ospedale Chieti-Pescara che il presidente D'Alfonso sembra avere tanto a cuore".


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