#Renzi rilancia #Ponte su #Stretto: "Siamo pronti, 100mila posti di lavoro e nuove opportunità"

Il Premier, la #Salerno-Reggio pronta il 22/12

27 Settembre 2016   13:01  

Il premier a Milano per la celebrazione dei 110 anni del Gruppo Salini rilancia il progetto del ponte sullo stretto di Messina,"noi siamo pronti, noi ci siamo".

"Bisogna completare il collegamento tra Napoli e Palermo - ha detto - un'operazione che porti 100mila posti di lavoro e serva a togliere la Calabria dall'isolamento e avere la Sicilia piu' vicina.

In questo vi sfido - ha aggiunto rivolgendosi a Pietro Salini, patron del Gruppo - se siete in condizione di portare le carte e di sbloccare quello che e' fermo da 10 anni noi siamo pronti, noi ci siamo".

"L'Italia puo' partire dal made in Italy non solo nella moda, nel fashion, nel design e nell'artigianato, ma anche nell'ingegneria".

E' quanto ha ribadito Matteo Renzi all'evento di Salini Impregilo aggiungendo che "abbiamo bisogno del made in Italy, dell'architettura e dell'ingegneria. Abbiamo perso durante la crisi quasi un milione di posti di lavoro, di cui quasi la meta' nell'edilizia".

Per ripartire, ha detto Renzi, bisogna cominciare "anche dai piccoli progetti, dalle realta' locali: i nostri Comuni devono ritornare a progettare". La politica italiana non ha avuto la forza di progettare il futuro "si e' molto rannicchiata, i problemi ci sono stati, ma e' mancata la dimensione del futuro.

Dopo i risultati straordinari del dopoguerra l'Italia si e' chiusa a chiave in casa nella paura di immaginare il futuro". L'Europa "deve ripartire dagli investimenti. Se un paese ha 89 miliardi di surplus commerciale non sta facendo solo del male a se' stessa, ma anche all'Europa". Ha detto ancora il premier, riferendosi alla posizione della Germania.

"Devono capire - ha aggiunto - che gli investimenti sono una priorita'".

"Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro", ha aggiunto Renzi. "Bisogna sbloccare i cantieri e serve la banda larga perché la rete di domani non sarà una diga in Italia né l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità".

"Bisogna poi continuare le grandi opere - ha scandito - dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina". "Noi siamo pronti", ha detto citando anche la Variante di Valico ed il Terzo valico tra Liguria e Piemonte.

"La Salerno Reggio Calabria il 22 dicembre sarà percorribile senza alcun cantiere".

Lo ha ribadito il premier Matteo Renzi ai 110 anni della Salini Impregilo, a Milano. "La mia è una sfida in positivo - ha aggiunto -.

Rispetto chi dice che l'Italia è finita, ma penso che il compito di chi fa politica sia di indicare una direzione".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi in precedenza si è recato in visita all'ospedale San Raffaele, dove ha avuto inizio la sua mattinata milanese.

"L'Italia deve smetterla con i tagli lineari. Sulla sanità è evidente che si è tagliato anche troppo", ha detto Renzi. Il premier ha ricordato che qualche anno fa il Fondo sanitario nazionale era da 106 miliardi, ora è passato a 112, aggiungendo che "la nostra spesa per la sanità sul pil non è più alta degli altri paesi".

Ad accoglierlo i vertici della struttura: l'amministratore delegato del gruppo ospedaliero San Donato, a cui fa capo il San Raffaele, Nicola Bedin , il presidente dell'ospedale Gabriele Pelissero, Gilda Gastaldi Rotelli, in rappresentanza della proprietà e il prefetto di Milano Alessandro Marangoni.

Il San Raffaele è l'ospedale dove Silvio Berlusconi è stato ricoverato per l'intervento al cuore di giugno e dove spesso è stato curato negli anni passati.


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