Restauro Trabocco del Turchino, affidato il cantiere ma i lavori non possono svolgersi d'estate

Rischia di rimanere in condizioni precarie per almeno altri due mesi il Trabocco del Turchino, uno dei simboli di San Vito, da tempo bisognoso di essere sottoposto a lavori di manutenzione ma al momento otaggio di una vicenda dai tratti vagamente kafkiani.

Sin dallo scorso novembre, infatti, la Regione ha concesso al Comune di San Vito i 40.000 euro necessari per rimettere a nuovo la passerella e la piattaforma per la pesca, entrambe usurate dallo scorrere del tempo e dal cedimento delle travi di sostegno, e solo ieri fa si è giunti all'affidamento dei lavori, tra l'altro in forma diretta, ad una ditta specializzata.

Tuttavia, si è subito presentato un altro problema: un'ordinanza regionale, infatti, vieta di svolgere lavori in mare dal 1° giugno al 7 settembre. In altre parole, il trabocco non potrà essere sottoposto a restauro prima di fine estate e, quindi, dovrà resistere a mareggiate ed eventuali intemperie per altri due mesi.

Immediata è scattata la polemica dell'opposizione, con in testa il consigliere Roberto Nardone (San Vito Bene in Comune), che ha puntato il dito contro le tempistiche di affidamento dei lavori. "L'assegnazione dei lavori è giunta in drammatico ritardo" - ha affermato Nardone - "nonostante fosse nota l'ordinanza di divieto dei lavori in mare nel periodo estivo. Certo, c'è sempre la possibilità che venga concessa una deroga, ma occorrerà altro tempo per le autorizzazioni".

Non si è fatta però attendere la replica del sindaco Rocco Catenaro, fiducioso sulla possibilità di iniziare i lavori a breve e di ottenere ulteriori finanziamenti: "Chiederemo la deroga alla Capitaneria di Porto, e data l'importanza della richiesta confido ci sarà concessa. Contiamo inoltre di reperire altri 30.000 euro per completare i restauri tramite sponsorizzazioni private offerteci da due imprenditori teramani. Siamo costretti a seguire tale via, visto che le casse comunali sono vuote".