Ricatta l'amante estorcendogli denaro, polacco condannato a 6 anni

Altrimenti avrebbe rivelato l'omosessualità dell'uomo

18 Febbraio 2014   10:59  

Aveva intrapreso una relazione omosessuale con un imprenditore residente nella Val di Sangro, da cui aveva iniziato letteralmente a pretendere denaro in cambio delle mancate rivelazioni circa la natura del loro rapporto, ma è stato denunciato ed in seguito condannato in maniera alquanto pesante.

Protagonista in negativo della vicenda è Juan Sebastian Krzyzostaniak, 32enne di origini polacche residente a Pescara, condannato presso il tribunale di Lanciano, in un processo a porte chiuse per tutelare la privacy della vittima, con l'accusa di estorsione, alla pena di 6 anni di reclusione e 2.000 euro di multa, oltre al risarcimento di 30.000 euro alla parte civile (l'imprenditore) per i danni arrecati. Una condanna significativa, quindi, non distante ai 7 anni e i 2.000 euro di multa richesti dal pm Delfina Conventi.

L'imprenditore aveva conosciuto Krzyzostaniak a Pescara, dove si recava spesso per ragioni di lavoro, e tra i due si era venuto ad instaurare presto un rapporto di forte aminizia, di lì a poco tramutatosi in amore. Inizialmente l'imprenditore, consapevole delle difficoltà economiche dell'altro uomo, gli aveva di sua sponte concesso soldi, che il polacco ha invece di lì a poco iniziato a pretendere, arrivando al punto di minacciare all'altro di rivelare alla famiglia ed ai colleghi la sua omosessualità qualora non gli fossero stati corrisposti.

L'imprenditore, tuttavia, dopo essere sottostato a tali ricatti per circa un anno (in cui Krzyzostaniak ha messo insieme circa 20.000 euro), si è deciso a sporgere denuncia presso i carabinieri di Atessa, che dopo aver svolto le indagini del caso hanno tratto in arresto il polacco, cogliendolo sul fatto nell'ultimo tentativo di estorsione. Da lì, poi, il processo e la recente condanna.


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