G. T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome) voleva prendere i voti. La nuova indiscrezione che emerge in merito all'indagine sulle estorsioni ai preti gay non è stata smentita da uno degli avvocati di Trementino.
"Qualcuno - ha dichiarato all'ANSA l'avvocato Alessandra Rossi, del Foro di Isernia - aveva dato a Trementino false illusioni, facendogli vedere un mondo di ricchezza.
Lui è un ragazzo di 30 anni che ha fatto sempre piccoli e onesti lavori, come del resto tutta la sua famiglia che doveva aiutarlo economicamente".
L'avvocato Rossi ha definito "ingiusto descrivere T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome), e anche Caggiano, come un mostro perché ha estorto soldi a un prete che per pagare ha dovuto attingere alle offerte dei fedeli.
Questi sacerdoti tanto innocenti non sono - ha aggiunto l'avvocato - spero che il Vaticano si renderà conto e prenderà in esame il fatto che questi sacerdoti stanno a contatto con il pubblico.
Questa non è una bella storia attendiamo di avere accesso agli atti per comprendere pienamente la situazione e chiarire meglio le varie posizioni".