Ricatto a lady Bmw, Barretta dal Gup. Per Taormina è innocente

Per l'accusa era complice del gigolò Helg Sgarbi

24 Marzo 2009   12:26  

"Chiederemo che sia trasmesso l'interrogatorio di Sgarbi. Se le dichiarazioni sono esatte le determinazioni a nostro favore sono del tutto favorevoli". Lo ha detto l'avvocato Carlo Taormina, uno dei legali di Ernano Barretta comparso stamani in udienza preliminare a Pescara nell'ambito dell'inchiesta sui ricatti a luci rosse a 'lady Bmw' e ad altre donne facoltose della Germania. Helg Sgarbi (nella foto il giorno del processo), ritenuto un gigolo', e' gia' stato condannato a sei anni di reclusione dal tribunale di Monaco di Baviera. Lui avrebbe agganciato le donne mentre Barretta - stando all'accusa - avrebbe girato i filmati a luci rosse. Sul denaro (1 milione e seicento mila euro) che gli investigatori hanno trovato in casa di Barretta, alla country house di Pescosansonesco (Pescara) Taormina ha detto che "tutti gli italiani hanno qualcosa sotto il mattone. Sui famosi sette milioni di euro - ha aggiunto l'avvocato - si deve dimostrare che siano provento di truffa. "Dopo le affermazioni di Sgarbi nel processo tenuto a Monaco che danno supporto assolutamente a quello che abbiamo sempre sostenuto, cioe' che Barretta non c'entra nulla in questa vicenda, il nostro assistito - ha detto l'altro legale, Sabatino Ciprietti - e' stato coinvolto solo per qualche telefonata successiva ai fatti. E queste telefonate sono state interpretate e assunte come elementi indiziari di questo processo. Altri elementi non ci sono. I soldi trovati in casa di Barretta non hanno nulla a che fare con la questione Sgarbi. Sono frutto - ha concluso Ciprietti - dell'attivita' imprenditoriale". L'udienza, intanto, e' stata aggiornata al 9 aprile.

"Vorrei conoscere nel mio rifugio Valle Grande questa signora che si chiama Klatten (lady bmw, ndr) che non ho mai visto. Anche le altre signore vorrei conoscere. Mi farebbe piacere se venissero qui a Pescosansonesco". Lo ha detto Ernano Barretta a margine dell'udienza preliminare di stamani. "Amo la Germania - ha aggiunto - e il mio amico Helg Sgarbi che e' stato arrestato. Amo tutti quanti in modo pulito e mi dispiace quello che e' stato detto su di me. E' tutto falso e questo lo dimostreremo al processo". Sui soldi trovati Barretta ha detto che "erano i miei risparmi, i soldi di una vita. Sono 42anni che lavoro, sono un imprenditore. Ho un'attivita' molto bella e in tre anni sono entrate nel mio country house 19 mila persone ed ho incassato bei soldini messi sotto il materasso perche' alla banca non ce li porto".

"Abbiamo da chiarire la nostra posizione e ottenere la restituzione dei beni immobili e le altre cose che sono state sequestrate, compreso il denaro che non appartiene a nessuno ma solo a Barretta". E' quanto ha aggiunto l'avvocato Carlo Taormina secondo il quale "o si puo' acquisire l'interrogatorio che Sgarbi ha gia' reso in Germania o chiedere che sia ascoltato qui. Noi - ha aggiunto il legale - non sappiamo con precisione quello che ha dichiarato anche se i resoconti di stampa danno indicazioni che Sgarbi ha escluso il coinvolgimento di Barretta. Se confermata, questa notizia, cercheremo di approfondire ulteriormente. E' chiaro che nel processo contro Sgarbi la posizione di Barretta era totalmente irrilevante e quindi non c'e' stato alcun approfondimento in questa direzione che invece a noi qui interessa. Tenete presente - ha proseguito Taormina- che Sgarbi non e' mai stato accusato di associazione per delinquere e questo per noi e' molto importante perche' qui questo reato e' stato invece contestato. Tutti gli elementi probatori utili a far chiarezza li accoglieremo. Abbiamo agli atti le dichiarazione della Klatten e di altre due donne amanti di Sgarbi, anche elargitrici di somme di un certo rilievo. Dalle loro dichiarazioni risulta che Barretta non lo hanno mai conosciuto e neanche riconosciuto in fotografia". Sul fatto che la Klatten e Sgarbi si trovassero in alberghi dove c'era anche Barretta "gli accertamenti - ha rilevato Taormina - non hanno condotto a nessuna risultanza relativa all'utilizzazione di strumenti atti alla registrazione o alle riprese. Se la Klatten vuole venire al nostro processo - ha aggiunto il legale - ci fa piacere, sperando che non incontri qualcun altro a cui regalare altri 7 milioni di euro. Magari capitasse a me", ha affermato scherzando Taormina. "E' pacifico che quei soldi glieli ha regalati lei, e' stata lei stessa a dichiararlo. Altri soldi Sgarbi non ne ha avuti perche' l'estorsione non e' andata in porto ma e' stato solo un tentativo. Dimpostreremo da dove provengono i soli trovati nel rifugio di Barretta. E se fossero, e non lo sono, provenienti dai 7 milioni di euro sono 7 milioni dati assolutamente senza alcuna costrizione, senza nessun impegno giuridico e senza la previsione della restituzione". Secondo Taormina l'inchiesta nasce "da una signora che voleva stare al letto con un signore".


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