Ricostruzione: Agostino Del Re, un Governo disattento falcidia l'imprenditoria

07 Maggio 2013   17:41  

Mai come in questo momento si avverte la necessità di un governo operoso e solerte nell’affrontare quegli impegni urgenti ed irinviabili che sappiano porre un freno alla falcidia delle imprese del nostro territorio, grazie alla insensibile e devastante atteggiamento di un governo che sottovaluta la ricostruzione di L’Aquila, e ancor peggio è che le istituzione a livello Provinciale e Regionale nonché ai vari livelli di rappresentanza dello sviluppo economico sono chiusi in un silenzio assordante, pronti ad attivare una rumorosa fanfara per rivendicare ognuno le proprie ragioni.
Al peggio non c’è mai fine per le imprese che chiudono una dopo l’altra, nei prossimi giorni se non arriverà alcun segnale di impegno ed immediato trasferimento economico, annunciato solo a parole, per il pagamento dei crediti maturati a seguito dei lavori effettuati e per la partenza vera della ricostruzione del centro storico, si aggiungeranno centinaia di imprese (circa 200) irreversibilmente condannate a mandare a casa migliaia di occupati (circa 2000) nel settore dell’edilizia con grave ripercussione anche per i laboratori artigianali produttivi oltre che per i rivenditori di materiali.
Una vera e propria catastrofe con effetto a catena per cui la non ricostruzione blocca ogni possibilità di rinascita dell’intera economia nonostante l’eroico impegno degli operatori economici del territorio.
Necessario un segnale forte e congiunto di tutte le rappresentanze politiche, le istituzioni, le rappresentanze datoriali e dei lavoratori, dei cittadini stanchi di promesse puntualmente disattese dai fatti, per sostenere il sacrosanto diritto alla ricostruzione di un territorio in preda all’agonia e che fin troppo ha dato dimostrazione della grande forza d’animo e di una non comune dignità, con il coinvolgimento dell’intero cratere sisma senza distinzione alcuna e con un obiettivo comune per rafforzare quanto verosimilmente rappresentato dal sindaco di L’Aquila Massimo Cialente.

E’ di oggi alle ore 15,00 l’incontro presso la nostra sede di circa 50 imprese nel settore dell’edilizia che in preda alla ormai disperazione per il mancato pagamento degli stati di avanzamento, minacciano azioni pesanti, stanchi del ripetersi quotidiano della impossibilità del pagamento dei crediti maturati che non consentono l’approvvigionamento di necessari materiali e della impossibilità di attingere ad anticipazioni bancarie sui crediti maturati.


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